La richiesta di case in vendita in Italia è aumentata di quasi il 16% nei primi sei mesi dell’anno. Invece l’interesse nei confronti della locazione è diminuito di oltre il 6% nelle città di maggiori dimensioni, pur rimanendo in positivo (+3,3%) nei comuni più piccoli. È quanto emerge dall’analisi di Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it.
Nello stesso periodo si è registrato anche un aumento di quasi il 5,2% dei prezzi delle case in vendita. Ancora maggiore però è stata la creta dei canoni d’affitto, che hanno segnato un incremento di oltre il 7%. Attualmente il prezzo medio di un immobile nelle grandi città supera i 3.400 euro/mq, mentre si ferma poco sotto ai 1.900 euro/mq nei centri di dimensioni minori. Sono in salita anche i principali indicatori del mercato delle compravendite. Nella prima metà dell’anno lo stock disponibile ha visto un incremento del 21,7%, trainato da Centro, Sud e Isole. Anche la domanda di immobili non mostra segni di cedimento: l’interesse per l’acquisto sale è cresciuto quasi del 16%, fatta per le Isole l’incremento è stato più contenuto (+6,6%). Per quanto riguarda i prezzi, l’incremento più consistente nel periodo analizzato si è visto al Nord-Ovest (+6,9%), mentre il Centro è la zona che ha registrato quello più contenuto, poco al di sotto del 3%. Alla fine di giugno, i costi per comprare casa in italia, secondo l’analisi, si aggirano così mediamente a 2.238 euro/mq.
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