“L’Abruzzo avrà 100 mila abitanti in meno nell’arco di tempo compreso tra il 31 dicembre 2022 e il 31 dicembre 2041”. La stima è dell’analista Aldo Ronci su dati Istat. “Gli abitanti persi saranno pari a quelli di una città come Pescara e riporteranno l’Abruzzo indietro di un secolo”, ha spiegato Ronci in una nota. La popolazione dell’Abruzzo decrescerà dell’8,33 per cento con un’intensità pari al doppio di quella dell’Italia che sarà del 4,83 per cento.
“La decrescita è dovuta ad un fenomeno allarmante. Da una parte la decrescita di 200 mila abitanti di età compresa tra 0 e 64 anni e dall’altra la crescita stratosferica di 100 mila abitanti di età di 65 anni e oltre”. In particolare, in previsione “La popolazione abruzzese passerà da 1 milione 272 mila 627 abitanti del2022 ad 1 milione 166 mila 562 residenti del 2041 registrando un decremento di 106 mila 65 abitanti – ha concluso Ronci – L’Abruzzo si posizionerà al 13° posto della graduatoria nazionale”.
L’unico capoluogo che registrerà una crescita è L’Aquila (+1.150). Negli altri capoluoghi ci saranno flessioni più o meno marcate, con Pescara al -3,80% (‐4.520), Teramo al -12,09% (‐6.245), Chieti addirittura con -12,42% (‐6.037).