Industria 4.0, il Sud resta indietro

 Innovazione ‘moderata’, con vendite online ancora poco diffuse, Milano e Torino sugli scudi e una netta spaccatura tra Nord e Sud: e’ la fotografia a luci e ombre dell’industria 4.0 nelle regioni italiane scattata dal programma di ricerca europeo Espon. Lo studio e’ stato presentato a Helsinki alla conferenza ‘Stato del territorio Ue: l’innovazione digitale apre la strada alla coesione territoriale’. Nella speciale graduatoria sulla trasformazione industriale che attraversa l’Ue, l’Italia e le sue regioni si inseriscono tra gli Stati membri con un tasso d’innovazione ‘moderato’, insieme alla Spagna, all’Europa centrale e ai Paesi Baltici. Campioni di innovazione sono Svezia, Germania e Finlandia, seguite da Francia e Regno Unito. Molte, invece, le difficolta’ nei territori dell’Europa orientale. Restringendo la lente sull’industria 4.0 italiana, lo studio mette in luce come a fare da traino siano le regioni del Nord e il Lazio. “Oltre il 40% delle regioni europee”, tra cui Abruzzo, Marche, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna, “e’ escluso da qualsiasi sforzo creativo nella realizzazione di tecnologie 4.0”, notano i ricercatori. Infine, sul fronte della gig economy e dei nuovi servizi digitali, tra cui le vendite online, le regioni italiane, insieme alle greche e ad alcune francesi, rincorrono ancora il resto d’Europa.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Mare, in Abruzzo la qualità delle acque migliora secondo Arta

Buone notizie dai risultati delle analisi effettuate in Abruzzo dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *