Il tema del progressivo innalzamento dell’età media della popolazione rappresenta una sfida per tutti i paesi occidentali, in particolare in Europa. In questo quadro l’Italia rappresenta una specificità, essendo il paese con l’età mediana più alta in Ue e il secondo (dopo il Portogallo) per rapporto tra gli anziani e la popolazione in età attiva. Questo comporta una serie di problematiche socio-economiche. A partire dal tema della sostenibilità dei sistemi previdenziali, che si basano sui contributi versati dai lavoratori per pagare le pensioni delle persone che si sono ritirate.
In Abruzzo il territorio si caratterizza per una forte componente di aree interne e montane. Queste zone sono particolarmente colpite dal fenomeno anche perché, a fronte dell’invecchiamento della popolazione, nel tempo sono calate le nascite. La carenza di servizi e la distanza spesso molto elevata dalle scuole o dal posto di lavoro infatti rappresenta un grosso disincentivo per le famiglie giovani a rimanere a vivere in queste zone che rischiano così di andare incontro a un progressivo declino e abbandono.
Il progressivo invecchiamento della popolazione rende più complessa la tenuta del sistema sociale nel Vecchio Continente, in Italia come in Abruzzo, che è una delle 10 regioni italiane ad aver approvato una legge per l’invecchiamento attivo.
L’Abruzzo è una delle 10 regioni italiane ad aver adottato una legge sull’invecchiamento attivo (dato aggiornato all’aprile 2024). Si tratta della legge regionale 16/2016. Tale norma mira a promuovere e valorizzare il contributo che le persone anziane possono apportare alla vita sociale, civile, economica e culturale soprattutto nei contesti di comunità.
Nel 2023 in Abruzzo si sono svolti 7 programmi di invecchiamento attivo che hanno coinvolto 4.700 persone.
Il rapporto tra anziani e popolazione attiva in Abruzzo è superiore alla media nazionale, anche se ci sono diverse regioni che fanno registrare dati più elevati. Il dato medio però non restituisce le differenze, anche significative, che si possono incontrare nei diversi comuni.
Da questo punto di vista il primo elemento interessante da osservare è che nella regione ci sono ben 8 comuni in cui il rapporto tra persone anziane e popolazione in età attiva è sbilanciato a favore dei primi. Ciò significa che in questi territorio si trovano più anziani che persone attive. Si tratta dei comuni di Villa Santa Lucia degli Abruzzi (145,7%), San Giovanni Lipioni (135,5%), San Benedetto in Perillis (126,2%), Schiavi di Abruzzo (117,4%), Rosello (117,2%), Ortona dei Marsi (109,9%), Montebello sul Sangro (106,3%) e Colledimacine (103,8%). Tutti territori che sorgono nelle aree interne della regione.
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