La contrazione dei consumi delle famiglie abruzzesi è inferiore a quella registrata nelle altre regioni italiane

La contrazione dei consumi delle famiglie abruzzesi è inferiore a quella registrata nelle altre regioni italiane per il 2020. Secondo le previsioni di Confcommercio sarebbe così anche per quest’anno. Sommando la contrazione dei consumi dello scorso anno e quella risultante dai dati dei primi mesi del 2021, la diminuzione cumulativa del consumo in regione è del 4,7 per cento mentre quella media italiana è del 7,9 per cento. L’Abruzzo registra oltre 3 punti in meno di riduzione delle spese. Nello studio elaborato da Confcommercio però si sottolinea che è da 25 anni ormai che in Abruzzo i consumi sono in calo. Per questo gli statistici rimarcano che quando si spende poco i margini per ridurre ulteriormente i consumi sono davvero minimi, anche perché si fa riferimento a beni di prima necessità o difficilmente sostituibili. Le immatricolazioni di nuove automobili, le transazioni immobiliari, la spesa per la cultura e le iscrizioni d’imprese nel 2020 in regione sono tutte diminuite, ma un po’ meno che nel resto d’Italia, sottolinea il report della confederazione. Per la spesa legata al turismo, chiariscono gli analisti della Confederazione delle imprese e del lavoro autonomo, in Abruzzo i turisti stranieri acquistano meno. Questo si è tradotto, almeno l’estate scorsa, in un calo contenuto dei consumi grazie ai moltissimi italiani, di altre regioni, che hanno scelto l’Abruzzo per trascorrere le ferie, compensando abbondantemente l’assenza dei turisti di altri Paesi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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