Lavoro, 3,1 milioni di green jobs in Italia pari al 13,7 per cento degli occupati

Dall’economia circolare al superbonus, l’Italia riesce a essere ad alto livello nel lavoro verde, tanto che ci sono 3,1 milioni di green jobs pari al 13,7% degli occupati. Il rapporto ‘GreenItaly’ realizzato da Fondazione Symbola e da Unioncamere – insieme con il Centro studi Tagliacarne, e la collaborazione di Conai, Novamont, Ecopneus – è chiaro sulla buona stella che accompagna le imprese più sostenibili ricordando che sono, tra l’altro, quelle che “affrontano meglio le crisi”. Secondo il bilancio stilato dal rapporto nel nostro Paese la green economy “accelera”: 531mila imprese italiane negli ultimi 5 anni hanno investito sulla sostenibilità per affrontare il futuro (in aumento del 51%). Le aziende che tra il 2017 e il 2021 hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green sono “oltre 531mila: il 40,6% nell’industria, il 42,5% nella manifattura”.

Inoltre queste imprese sono “più dinamiche sui mercati esteri: il 35% prevede un aumento nelle esportazioni nel 2022 contro un più ridotto 26% di quelle che non hanno investito” in sostenibilità. Non solo: il loro fatturato di più (49% contro 39%), così come le assunzioni (23% contro 16%). Alla fine del 2021 gli occupati in una professione green erano 3.095,8mila: 1.017,8mila al Nord-Ovest, il 32,9% del totale green nazionale; 741,2mila nel Nord-Est, pari al 23,9%; 687,9mila unità nel Mezzogiorno, il 22,2%; le restanti 648,8mila al Centro, il 21%.

Sul fronte economia circolare, l’Italia è “leader” con l’83,4% nell’avvio a riciclo sulla totalità dei rifiuti; il 30% in più rispetto alla media europea (53,8%), e di molto superiore ad altri grandi Paesi come Germania (70%), Francia (64,5%) e Spagna (65,3%). E anche sul versante della valorizzazione di materia a fine vita, l’Italia non è da meno con il quarto posto al mondo come produttore di biogas – da frazione organica, fanghi di depurazione e settore agricolo – dopo Germania, Cina e Stati Uniti.

Il capitolo rinnovabili: il 36% dei consumi elettrici è stato soddisfatto da fonti pulite con una produzione di circa 113,8 Terawattora (TWh). Per quanto, vada poi “migliorato”, anche il superbonus è una misura che offre i suoi vantaggi: quelli ambientali pari a un taglio di 979mila tonnellate di CO2 a cantieri conclusi, quelli economici pari a un risparmio medio in bolletta di 500 euro per ogni beneficiario all’anno (15,3 miliardi totali).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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