Lavoro, studiare in Italia è un ottimo investimento

L’osservatorio Jobpricing analizza nel suo rapporto annuale, quest’anno in collaborazione con Lhh recruitment solutions, il ritorno dell’investimento dell’istruzione terziaria mettendo a confronto i vari percorsi di laurea e i principali atenei. Studiare, in Italia, rimane un ottimo investimento. Infatti, tanto più alto è il livello di istruzione, tanto maggiori sono le possibilità di occupazione e tanto migliori sono le prospettive di carriera e di guadagno. Da questo punto di vista l’istruzione terziaria rappresenta un acceleratore molto forte, come dimostrano i dati relativi alle prospettive occupazionali e salariali dei laureati: possedere una laurea, in media, consente di accedere a un salario del 45% superiore rispetto al Ral). Esiste, inoltre, una marcata differenza a seconda del percorso di studi intrapreso (le discipline stem sono decisamente quelle più remunerative). Non solo, è molto importante l’Ateneo in cui si sceglie di studiare: i Politecnici e le università private pagano in media di più delle università pubbliche e, a livello geografico, le università del Nord rendono di più rispetto a quelle del Sud.

Un ulteriore aspetto, molto importante da considerare, è quello che l’investimento in istruzione non è un investimento a breve termine: il cosiddetto payback si concretizza dopo diversi anni a seconda dell’ateneo e del percorso di studi, come si può vedere nella tabella sottostante ,dove gli atenei sono ordinati in funzione dell’indice di payback (cioè del tempo necessario per rientrare dell’investimento degli studi universitari, comprensivo di tasse universitarie, materiale didattico eventuali alloggi, etc.).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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