I dei distretti agroalimentari italiani chiudono il 2023 con quasi 27 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri e un progresso del 4,5%, quasi 1,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dal monitor dei distretti agroalimentari italiani, curato dal research department di Intesa Sanpaolo Il risultato è in linea con quello registrato dal totale export agroalimentare italiano, che ha segnato un +5,8% nel 2023 (i distretti ne rappresentano il 43%). L’unica filiera che mostra un segno leggermente negativo nell’evoluzione annuale è quella del vino e realizza nel complesso solo un lieve calo in valore (-0,7%).
La Germania si conferma il primo partner commerciale per i prodotti dei distretti agroalimentari (+6,7%). In territorio leggermente negativo i flussi verso gli Stati Uniti (-1,4%), mentre crescono in Francia (+7,5%) e nel Regno Unito (+6,6%). Le economie emergenti segnano nel complesso una crescita del 2,9%. “Il grande apprezzamento all’estero di alimenti e bevande italiani continua a crescere e a rendere sempre di maggior interesse per le aziende rafforzare la propria presenza nei mercati stranieri e a rendere sempre di maggior interesse per le aziende rafforzare la propria presenza nei mercati stranieri”, afferma Massimiliano Cattozzi, responsabile direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo.