Mauro: l’Abruzzo è fuori dalla recessione

“Ripresa dell’occupazione nel terzo trimestre del 2017, ripresa del Pil rispetto al 2016, andamento delle imprese per quanto riguarda il fatturato e le prospettive dell’economia nel corso di quest’anno: se analizziamo questi segmenti possiamo individuare che siamo usciti dalla recessione e questo ormai e’ un dato comune a tutta l’Italia, ma permangono alcune differenze sostanziali tra grandi imprese e le piccole e medie imprese”. Cosi’ l’economista Pino Mauro in occasione della presentazione del “Rapporto sull’andamento del manifatturiero abruzzese nel primo semestre 2017”. Sottolineando che le Pmi “hanno difficolta’, perche’ la domanda interna, quella che riattiva i consumi, ancora stenta a recuperare completamente”, Mauro parla in sostanza di un sistema economico a due velocita’, anche per quanto riguarda il concetto di Industria 4.0, “espressione piu’ dinamica dell’economia”, processo innovativo che “la pubblica amministrazione deve saper agevolare”. Secondo l’economista, infatti, il fenomeno “coinvolge solo un segmento particolare di imprese, perche’ c’e’ un tessuto produttivo ancora piu’ ampio che ha problemi riguardanti il rapporto con il sistema bancario o in materia di credito d’imposta; le Pmi – conclude Mauro – sono coinvolte in problematiche perche’ sono state in sofferenza per molti anni”. 

Attraversa una fase lievemente crescente il sistema manifatturiero abruzzese, con risultati sul mercato interno migliori di quelli esteri e aumenti tendenziali assai piu’ contenuti di quelli congiunturali. Deboli sono gli incrementi su base annua, con diffuse variazioni positive ma inferiori all’1%. La produzione, a fronte di una aumento medio nazionale del +2,2%, si ferma ad un +0,7%. Moderatamente positivo, tranne che sotto il profilo dell’occupazione (+0,1%), il clima di opinione riguardo l’andamento nella seconda meta’ dell’anno dei principali indicatori. I dati emergono dal “Rapporto sull’andamento del manifatturiero abruzzese nel primo semestre 2017” di Confindustria e Cresa. I risultati dell’indagine, per la prima volta curata insieme dall’associazione degli industriali e dal Centro regionale di studi e ricerche economico-sociali delle Camere di Commercio abruzzesi con il supporto di Bper, sono stati presentati stamani a Pescara, nella sede di Confindustria. Presenti, tra gli altri, il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, il presidente del Cresa, Roberto di Vincenzo, il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, il direttore territoriale Bper, Guido Serafini, e l’economista Pino Mauro. Dall’indagine emerge che se sono deboli i segni di crescita tendenziale, migliore e’ l’andamento congiunturale, con incrementi di produzione e fatturato totale intorno al 3%, degli ordini interni del 2,4%, dell’occupazione dell’1,2%, del fatturato estero e delle commesse internazionali dello 0,7%. Relativamente alla dimensione d’impresa, non si puo’ non rimarcare innanzitutto l’incremento tendenziale dei livelli occupazionali delle sole piccole imprese (+0,5%), mentre sono le medie imprese, grazie al traino delle chimico-farmaceutiche, a mettere a segno nel complesso i migliori risultati con una crescita strutturale di produzione, fatturato e ordini interni ampiamente superiore al 3%; qualche criticita’ riguarda l’andamento dell’occupazione. Le grandi imprese mettono a segno risultati positivi tra l’1% e il 3% su base semestrale e inferiori all’1% su base annua e confermano una capacita’ di competere sui mercati internazionali migliore delle piccole e medie industrie. A livello provinciale e’ Chieti a mostrare le migliori performance su base semestrale ed annua degli indicatori di competitivita’ internazionale e dei livelli occupazionali, Pescara le peggiori con un decremento dell’occupazione tendenziale del 2,6%. L’Aquila mantiene produzione, fatturato, export e ordini internazionali sostanzialmente invariati rispetto al primo semestre 2016 e vede lievi contrazioni (-0,7%) delle commesse interne e dell’occupazione. Teramo mette a segno i migliori incrementi tendenziali di produzione, fatturato e ordini interni; Stazionari gli altri indicatori su base annua. Il clima di opinione e’ sostanzialmente positivo con aspettative a sei mesi di incrementi che prevalgono sulle previsioni di contrazioni per produzione, fatturato e ordini e qualche perplessita’ per quanto riguarda l’occupazione. “Dopo 38 anni della nostra indagine semestrale – ricorda il presidente di Confindustria – in questa occasione presentiamo per la prima volta il rapporto unitamente al Cresa, con cui abbiamo fatto un accordo”.

 “Per le imprese abruzzesi permane in generale la difficolta’ ad essere supportate nella crescita con adeguati progetti che permettano di cogliere pienamente i segnali di ripresa che si registrano. I decisori politici devono compiere scelte rapide ed efficaci che consentano di superare definitivamente la debolezza strutturale che ancora caratterizza il sistema economico locale”. Lo afferma Confindustria Abruzzo nelle conclusioni del “Rapporto sull’andamento del manifatturiero abruzzese nel primo semestre 2017”. “Si riconosce la validita’ delle iniziative nazionali e locali, come la carta di Pescara – dicono gli industriali – ma esse devono essere supportate da interventi volti a mettere sul campo tutte le risorse finanziarie spendibili a favore del sistema produttivo, quali quelle destinate al credito alle Pmi e all’innovazione e anche quelli derivanti dalla possibilita’ di allungare il pagamento del debito sanitario dell’Abruzzo. Si conferma inoltre la necessita’ ormai impellente di interventi decisivi anche sul fronte della digitalizzazione per adeguare l’impianto istituzionale e amministrativo”. I risultati dell’indagine evidenziano anche “l’elevato numero di imprese che non conoscono il modello produttivo Industria 4.0 e quindi le opportunita’ che esso puo’ garantire in termini di miglioramento della competitivita’, risparmi di costi e incrementi di fatturato. Il quadro evidenzia pero’ anche potenzialita’ future di sviluppo, soprattutto se le aziende saranno accompagnate da interventi a sostegno della loro conoscenza del fenomeno”.

“Sono dati confortanti che vanno nella direzione di una ripresa, in linea con quelli nazionali e quindi europei. In Abruzzo c’e’ da fare ancora molto, perche’ per agganciare ulteriormente la ripresa bisogna che ci sia una pubblica amministrazione che recepisca le esigenze delle imprese, che abbandoni in qualche modo la cultura anti-impresa che continua a imperversare, una pubblica amministrazione 4.0”. Cosi’ il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, a margine della presentazione del Rapporto. “Siamo lanciati come imprese nell’evoluzione di questo nuovo paradigma produttivo che e’ costituito dall’industria 4.0 – dice il leader degli industriali abruzzesi – ma per tenere le velocita’ di questo novo schema operativo bisogna che ci siano risposte concrete anche da parte della pubblica amministrazione”. Liquidita’, crescita del lavoro, digitalizzazione, miglioramento della rete strutturale materiale e immateriale, sistema formativo, fiscalita’: Ballone illustra le priorita’ e sottolinea la necessita’ di “dare maggiore competitivita’ al territorio e alle imprese che vi operano”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Caffè al bar, Pescara la provincia col maggior rincaro d’Italia per la tazzina

I rialzi delle quotazioni del caffè sui mercati internazionali rischiano di avere ripercussioni dirette sulle …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *