“Il provvedimento Milleproroghe che abbiamo approvato in Consiglio regionale non azzera alcuna spiaggia libera. È il punto fermo da cui deve partire il confronto con Legambiente e con le altre Associazioni ambientaliste che usano, evidentemente, termini suggestivi ma fuorvianti per descrivere un’iniziativa con la quale la Regione Abruzzo sta semplicemente tutelando un patrimonio turistico, il nostro litorale, che genera economia, ovvero posti di lavoro, senza danneggiare un tratto della costa a vantaggio di un altro. Tutto resta identico: l’Abruzzo ha già superato la soglia del 30 per cento di spiaggia libera sul proprio territorio, e resta comunque il vincolo del 20 per cento. Credo che il dibattito sullo sviluppo dell’Abruzzo debba partire dalla lettura delle carte e non dalla libera interpretazione delle stesse che qualcuno tenta di proporre”. Lo ha ribadito il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri replicando a Legambiente.
“Non abbiamo cancellato, né lo faremo, alcun tratto di spiaggia libera su tutta la costa abruzzese – ha detto il Presidente Sospiri -: tutto resta immodificato rispetto alla realtà attuale, e con il Milleproroghe sono solo ribadite alcune specificità dovute alle aree non balneabili in corrispondenza dei porti. Credo che sul provvedimento Milleproroghe il confronto istituzionale debba ritrovare equilibrio e soprattutto lucidità documentale, spogliandoci da inutili pregiudizi e unendo le forze per tutelare i diritti di chi vuole andare in spiaggia gratuitamente, diritti garantiti ovunque, e il diritto al lavoro di chi sulla nostra spiaggia ha coraggiosamente investito le proprie risorse”