Nel 2018 l’evasione fiscale in Italia e’ stata di quasi 110 miliardi di euro

Nel 2018 l’evasione fiscale in Italia e’ stata di quasi 110 miliardi di euro. A stimarlo, in attesa della riforma fiscale, l’ufficio studi della Cgia di Mestre, secondo cui vale oltre 6 punti di Pil. “In altre parole, per ogni 100 euro di gettito versato all’erario da cittadini e imprese, 15 sono “rimasti” nei portafogli degli evasori”, spiega l’associazione.  Le situazioni piu’ pesanti, aggiunge la Cgia, erano al Sud: “la Calabria, ad esempio, ha registrato una percentuale dell’economia non osservata sul valore aggiunto regionale pari al 21,3; questo ha “provocato” 3,3 miliardi di imposta evasa”. “In pratica ogni 100 euro di tasse versate dai contribuenti calabresi, al fisco ne sono “sfuggiti” 24,5 euro”, evidenzia l’ufficio studi dell’associazione. Critica anche la situazione in Campania che presentava un peso dell’economia sommersa pari al 19,8 per cento, 10,2 miliardi di imposta non versata che, in termini percentuali, ha portato l’evasione a toccare il 22,7 per cento. Subito dopo troviamo la Sicilia con un’economia in nero del 19,3 per cento, un’evasione di 8,1 miliardi, pari al 22,2 per cento. Le realta’ territoriali piu’ “fedeli” al fisco, invece, sono state la Provincia Autonoma di Trento (evasione all’11,3 per cento), la Lombardia (11 per cento) e la Provincia Autonoma di Bolzano (9,7 per cento).

“Pur essendo necessaria un’azione piu’ mirata contro l’evasione” sia di piccola che di grande dimensione, l’ffficio studi della Cgia e’ convinto che sia “necessario ridurre drasticamente il peso del fisco”. “Buona parte del mancato gettito, in particolar modo al Sud, e’ ascrivibile all’evasione di sopravvivenza, per cui non pagare le tasse ha consentito a moltissime attivita’, non solo per quelle di piccola o micro dimensione, di rimanere in vita, salvaguardando molti posti di lavoro”, spiega l’associazione. “Oltre all’eccessivo carico fiscale che grava sui contribuenti, e’ altresi’ necessario intervenire per ridurre il peso dell’oppressione fiscale che quotidianamente ostacola l’attivita’ lavorativa, soprattutto delle imprese di piccola dimensione”, continua la Cgia. Negli ultimi dieci anni l’ammontare complessivo dell’evasione fiscale “e’ leggermente in calo, ma di poco”, sebbene nello stesso periodo l’amministrazione finanziaria “abbia visto aumentare notevolmente gli strumenti a disposizione per contrastare l’evasione delle imposte”.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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