Omicidio Alessandro Neri, sei arresti per spaccio di droga ed estorsione

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ulteriori perquisizioni domiciliari nelle province di Pescara, Chieti e Teramo. I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Pescara, su richiesta della locale Procura, nell’ambito delle indagini scaturite dall’omicidio di Alessandro Neri, il giovane di 29anni ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto l’8 marzo 2018 a Fosso Vallelunga, alla periferia di Pescara. Le accuse contestate sono di spaccio di stupefacenti, estorsione, detenzione abusiva di armi e danneggiamento, relativamente a fatti accertati nel capoluogo pescarese. 

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del Tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, su richiesta del pm, Luca Sciarretta. Oltre ai sei arrestati, sono indagate a piede libero altre dodici persone, tutte dedite allo spaccio di stupefacenti. Oltre ai provvedimenti di custodia cautelare, sono state eseguite una quindicina di perquisizioni domiciliari tra Pescara, Silvi, Francavilla al Mare e Sambuceto di San Giovanni Teatino. Le indagini hanno consentito di delineare i livelli gerarchici della filiera di distribuzione della droga. Gli indagati usavano una terminologia criptica per riferirsi alla droga e al suo consumo, come emerso nel corso delle conversazioni intercettate. Nel corso dell’attivita’ investigativa e’ emersa l’aggressivita e la pericolosita dei fratelli Insolia, considerati responsabili di intimidazioni e lesioni. I carabinieri hanno appurato l’esistenza di diversi e numerosi poli di spaccio che operavano prevalentemente nel quartiere di San Donato, collegati tra di loro come se fossero dei ‘satelliti”. Da qui il nome dell’odierna, appunto “Satellite”, anche perche’ il quartiere e conosciuto “citta’ satellite”. Il volume di affari era di migliaia di euro la settimana, periodo in cui venivano smerciati numerosi etti di cocaina. In una circostanza e stata utilizzata una bambina di 11 anni, assolutamente inconsapevole, per recapitare dello stupefacente ad un acquirente. Tutti i destinatari dei provvedimenti cautelari sono gia gravati da precedenti penali. I dettagli in conferenza stampa sono stati forniti a Pescara dal comandante provinciale dell’Arma, colonnello Marco Riscaldati. Presenti anche i comandanti del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo, il colonnello Gaetano La Rocca e il maggiore Massimiliano Di Pietro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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