Operazione “Tana delle Tigri”, 4 arresti a Pescara. Indagato il presidente del Consiglio regionale

Quattro arresti in carcere nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza e della Procura di Pescara. Le misure cautelari, disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara Fabrizio Cingolani, sono per F.T., dirigente del Settore “Lavori Pubblici” del Comune di Pescara, per l’imprenditore edile V.D.L. e per due pusher, tutti destinatari di contestazioni di reati tra i quali corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di stupefacenti. L’inchiesta riguarda procedure di affidamento che hanno per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori, nonché cantieri per la manutenzione delle strade di Pescara finanziati dai fondi Pnrr per 5 milioni di euro. Tra gli altri provvedimenti del Gip anche un avviso di garanzia per il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo per finanziamento illecito politico elettorale che è stato candidato alle elezioni del 2022 per il rinnovo del Parlamento Italiano.

Nel mirino degli investigatori sono finiti il dirigente del Settore “Lavori Pubblici” del Comune di Pescara, un imprenditore edile e due pusher, colpiti da provvedimenti di custodia cautelare in carcere, oltre a due collaboratori di fiducia del dirigente, tutti destinatari di contestazioni di numerosi reati, tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, dott. Fabrizio Cingolani, su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara e sono state eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza, con l’ausilio dei cani antidroga, dei baschi verdi e con il supporto dei mezzi aerei del reparto operativo aeronavale.

“Si tratta si legge in una nota della Guardia di Finanza – di procedure di affidamento che hanno per oggetto, principalmente, opere pubbliche e appalti di lavori. Persino cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati dai fondi P.N.R.R. per un valore di 5 milioni di euro. Nel mentre, suggella l’accordo con la ditta favorita quotidianamente. A pranzo in noti ristoranti o durante incontri, organizzati, sempre durante i turni di lavoro, in locali rinomati o nella “tana delle tigri”, l’immobile che in poco tempo diventa luogo di ritrovo del gruppo”.

“In cambio degli affidamenti diretti e dei subappalti, dei pareri favorevoli e dell’accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche, l’imprenditore avrebbe fornito al dirigente soldi, droga, regali e altre utilità. La fornitura della sostanza stupefacente viene garantita da due spacciatori con precedenti, spesso finiti in manette. L’imprenditore l’avrebbe acquistata e poi condivisa con il dirigente e i due funzionari pubblici, che, come documentato dalle Fiamme Gialle, sarebbero stati soliti consumarla con assunzione di alcol, in ufficio o alla guida delle auto personali e comunali, anche in orario di servizio” si legge ancora nel comunicato ufficiale della Gdf.

Nella nota Gdf si legge che “tra i comportamenti del Dirigente a favore dell’imprenditore edile, vi è anche l’interessamento alla gara di appalto, finanziata con fondi del Pnrr e indetta dal Comune di Pescara, avente ad oggetto l’affidamento dei lavori per la realizzazione del collegamento dell’Asse Attrezzato di Pescara e l’adeguamento dello svincolo della S.S. 714, gara nella quale è risultata prima classificata l’A.T.I. costituita dalla suddetta società e da un’altra società, che venivano successivamente escluse dalla gara per ragioni esclusivamente formali attinenti la documentazione amministrativa presentata”. Tra le ipotesi di reato vi sono anche l’ipotizzato turbamento, da parte di F.T. per una selezione pubblica finalizzata alle assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato di impiegati e indetta dalla società “Pescara Energia” S.r.l., nonché l’episodio di finanziamento illecito politico elettorale, erogato da parte del legale rappresentante della suddetta società su richiesta del Dirigente del settore “Lavori Pubblici” del Comune di Pescara, al presidente del Consiglio regionale, fatto per il quale sono indagati tutti e tre i protagonisti.

Il presidente del Consiglio regionale è indagato per una cena elettorale in uno stabilimento a Pescara per una somma complessiva di 400 euro. Lo si legge nell’informazione di garanzia che riguarda anche altre 11 persone emesso dalla Procura di Pescara e notificato stamani dalla Guardia di Finanza. Sarebbe stato il dirigente comunale F.T. ad aver chiesto all’altro arrestato, l’imprenditore V.D.L., di pagare lo scorso 15 settembre l’incontro elettorale da lui stesso organizzato. Nel provvedimento si fa riferimento anche ad altri non citati imprenditori pescaresi destinatari di commesse pubbliche i quali in quel caso avrebbero contributo ad altre spese.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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