Ortona, attesa per lo sbarco dei 40 migranti al porto

Sono 40 le persone a bordo della nave Aita Mari dell’ONG spagnola “Salvamento Maritimo Humanitario” che approderà nel pomeriggio del 24 febbraio al porto di Ortona: di queste 18 sono minori non accompagnati, 11 donne, ma non si sa se ce ne siano in gravidanza, e poi ci sono 7 sono uomini e due neonati, rispettivamente di 24 e 7 mesi di età con le rispettive madri, i quali saranno condotti direttamente nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Chieti. Sta emergendo l’orientamento che i migranti una volta approdati a Ortona restino in Abruzzo, collocati nelle quattro province. In particolare, la grande maggioranza dei minori resterà in carico ai Cas che sono in provincia di Chieti, e quindi la loro distribuzione sarà a cura della prefettura di Chieti, gli altri migranti saranno distribuiti in base a un principio già a suo tempo stabilito e adottato di comune accordo fra le quattro prefetture abruzzesi, e di cui si fa garante la prefettura capoluogo dell’Aquila. In provincia di Chieti sono presenti una decina di Cas per un totale di circa 600 posti.

I dati sono emersi a seguito della riunione del gruppo di coordinamento sbarco migranti che si è svolta a Chieti presieduta dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael. Sembra che due migranti, una ragazza e un ragazzo, siano positivi al Covid, mentre un ragazzo avrebbe una ferita alla testa ed ha già ricevuto le prime cure. Un primo screening a bordo sullo stato di salute e tamponi Covid 19 saranno effettuati dall’Usmaf di Pescara, la Croce Rossa Italiana allestirà nel porto di Ortona una Pma e una tensostruttura per i positivi al Covid e sarà presente con 3 ambulanze e un pulmino. Nella Pma opereranno 4 Assistenti sociali della Asl Lanciano Vasto Chieti, che probabilmente saranno integrati da altri due assistenti sociali del Comune di Ortona, 3 psicologi della Asl e un pediatra mentre nella tensostruttura di Covid positivi opererà un infermiere. L’attività di triage sarà eseguita da 2 medici e 4 infermieri del 118 che garantirà anche la presenza di due ambulanze di cui una medicalizzata e una automedica. Inoltre nelle operazioni che accompagneranno lo sbarco dei migranti verranno impiegati almeno tre mediatori culturali. Terminato lo screening, i migranti saranno identificati dalla Polizia di Stato e trasferiti nei CAS

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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