Pil, l’ Ufficio parlamentare di Bilancio alza le stime al +0,2% per il 2019

 L’UPB rialza la stima sul pil italiano 2019 allo 0,2%, e indica un effetto trascinamento per il 2020. È quanto emerge nella Nota sulla congiuntura di ottobre dell’Ufficio parlamentare di Bilancio che fa il punto sull’andamento recente dell’economia internazionale e italiana e sulle sue prospettive a breve termine. Il Pil, annota l’UPB, pur moderatamente, ha ripreso a crescere nei due primi trimestri del 2019: ne deriva dunque “un marginale miglioramento della crescita acquisita per quest’anno, pari allo 0,1%” frutto da un lato del sostanziale ristagno dei consumi, dall’altro di una relativa espansione degli investimenti e di una tenuta delle vendite all’estero, nonostante l’indebolimento degli scambi globali. A confermare la debolezza della fase ciclica sarebbe invece l’ultimo scorcio dell’anno che vedrebbe secondo le stime UPB una variazione congiunturale del Pil allo 0,1% per il quarto trimestre di seguito, a fronte di margini d’incertezza comunque più elevati. Un profilo che condurrebbe, si legge nella nota, ad un incremento del Pil 2019 dello 0,2%, marginalmente al di sopra a quanto prefigurato dall’UPB in sede di validazione delle previsioni del Governo contenute nella Nadef 2019. 

Le attese di bassa crescita nella seconda metà del 2019 incidono sul trascinamento statistico per il prossimo anno, che risulterebbe appena positivo (0,1 per cento). “Molto moderata” invece la crescita degli indicatori congiunturali relativi alla dinamica produttiva. Secondo le stime dell’UPB, infatti, nella media del terzo trimestre l’attività industriale risulterebbe su livelli poco diversi rispetto a quelli del periodo precedente: l’indice di diffusione scende a quota 51,1, segnalando comunque un’espansione per poco più della metà dei settori di cui si compone la manifattura, mentre l’indice composito della fiducia delle imprese nella media luglio-settembre si è attestato su valori analoghi a quelli del secondo trimestre”. E continua a crescere l’incertezza di famiglie e imprese: pur mantenendosi nel terzo trimestre dell’anno al di sotto dei massimi del biennio 2013-14, l’indicatore UPB “mostra a partire da fine 2018 una tendenza al peggioramento”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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