Bergamo è la prima città in Italia per Qualità della vita. A incoronare la provincia lombarda- che nel 2020, anno nero per il Covid, era al 52/o posto – è l’edizione 2024 dell’Indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani . Dietro Bergamo- come scrive oggi il quotidiano- anche due habitué del podio: Trento che sale di un gradino rispetto all’anno scorso e Bolzano, che invece fa un salto di dieci posizioni (l’anno scorso era tredicesima). Come negli anni passati le province del Mezzogiorno si concentrano nella parte bassa della classifica: maglia nera è Reggio Calabria. A livello regionale è Pescara la prima città in classifica per l’Abruzzo, al 55mo posto. Dietro Pescara c’è Teramo (57mo posto) quindi L’Aquila (67mo posto) e Chieti a chiudere al 71mo posto. Una provincia migliora lievemente, quella di Teramo, che passa dalla 58/a alla 57/a posizione, le altre tre scendono in modo significativo: Pescara perde 14 posizioni e arriva al 55mo posto restando comunque la prima in Abruzzo, L’Aquila ne perde 13 e arriva al 67mo e Chieti scende di dieci posizioni, classificandosi 71ma.
L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
Analizzando i dati migliori e quelli peggiori, Pescara è terza in classifica per l’offerta culturale, ma è 106/a per l’inflazione di prodotti alimentari e bevande non alcoliche, L’Aquila è terza per startup innovative e 105/a per tasso di motorizzazione, Chieti è al secondo posto per canoni medi di locazione e 106/a per l’annosa questione dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile. L’unica provincia a migliorare, quella di Teramo, è decima per mensilità di stipendio per comprare casa e 103/a per tasso di infortuni sul lavoro mortali e con inabilità permanente totale.
Roma è al 59esimo posto nella classifica 2024 sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, perdendo 24 posizioni rispetto all’anno scorso. L’indagine racconta dal 1990 i territori prendendo in esame 90 indicatori, suddivisi in sei macrocategorie tematiche. Nella classifica generale 2024 la capitale è preceduta da Torino e seguita da Verbano-Cusia- Ossola. Perdono terreno anche le altre grandi città. Tra i punti evidenziati dal Sole 24 Ore il tema degli alloggi: a Roma il canone d’affitto di un appartamento da 100 metri quadrati in zona semi-centrale pesa per l’81% sul reddito medio dichiarato, contro il 13% di Trapani e Chieti. Elevato anche il numero di stipendi medi necessari ad acquistare un bilocale tipo: 164,8 a Roma, contro i 33,4 di Avellino. Non stupisce – viene sottolineato in un articolo – che le grandi città nell’ultimo anno abbiano quasi tutte perso residenti (a eccezione di Milano e Bologna), in modo più marcato rispetto al -0,37% della media nazionale. Bene sul fronte degli “Affari e lavoro” dove Roma si attesta al secondo posto, alle spalle di Milano, guadagnando quattro posizioni. Mentre è al 47esimo posto per “Ambiente e servizi”. E al 43esimo per la qualità della vita delle donne.