“Nonostante una serie di delibere di Giunta adottate nell’ultimo anno, aventi per oggetto l’obiettivo di abbattere le liste di attesa per la esecuzione di visite specialistiche e di esami diagnostici e l’obiettivo di risolvere il sovraffollamento nei Pronto Soccorso nella nostra regione, la situazione non è migliorata in tali settori e si rende necessario governare a livello regionale le criticità assistenziali attualmente esistenti”. Lo afferma l’intersindacale sanitaria abruzzese in una lettera inviata all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, in cui si chiede la convocazione del Tavolo sanità per affrontare i temi in questione. I problemi, secondo i sindacati, sono legati “in buona parte alla carenza di personale sanitario. Una carenza di personale sanitario – scrivono – addebitabile alla scarsa attenzione prestata dagli ultimi Governi alla formazione di un numero programmato di medici ed infermieri rapportata alla annunciata andata in pensione degli stessi nel periodo 2020-2029 associata a uno scellerato contingentamento delle assunzioni e delle remunerazioni”.
I sindacati ricordano poi che, con l’approvazione della legge 107 del 29 luglio scorso, dedicata al superamento delle liste di attesa, “la Regione Abruzzo deve organizzarsi per rispondere ad alcuni obblighi importanti quali: istituzione del Cup unico regionale con una agenda di tutte le prestazioni offerte dal pubblico e dal privato accreditato; individuazione di un Responsabile Unico dell’Assistenza Regionale (Ruas); programmazione di estendere la erogazione delle prestazioni specialistiche e diagnostiche nei fine settimana con ampliamento orario della erogabilità delle stesse: nuova regolamentazione dell’erogazione di prestazioni specialistiche e diagnostiche con la revisione delle prestazioni erogate attraverso l’intramoenia”, conclude l’Intersindacale sanitaria abruzzese.