Si cercano i superstiti all’hotel Rigopiano nel Pescarese

I soccorritori sono arrivati all’hotel Rigopiano, “la situazione e’ drammatica, l’albergo e’ stato spazzato via, e’ rimasto in piedi solo un pezzetto”, hanno riferito i vigili del fuoco. “Ci sono tonnellate di neve, alberi sradicati e detriti – hanno aggiunto – che hanno sommerso l’area dove si trovava l’albergo”. “Ci sono materassi trascinati a centinaia di metri da quella che era la struttura”, ha riferito Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco.

Unità cinofile dei vigili del fuoco sono in azione all’hotel Rigopiano, ma al momento non si sente nulla. E’ quanto riferiscono i soccorritori dei vigili del fuoco. C’e’ un’area privilegiata all’interno della struttura alberghiera dove si stanno facendo le ricerche, ma la zona di interesse e’ molto piu’ ampia, si sviluppa per centinaia di metri, e percorre tutta la massa della valanga

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Si temono molti morti all’hotel Rigopiano di Farindola, sepolto ieri da una slavina per l’effetto congiunto di Bufere di neve e terremoto. Trenta le persone considerate disperse, tra turisti e personale, sotto la neve da 24 ore. Al momento e’ stato estratto il corpo di una prima vittima, ma i primi soccorritori parlano di ”molti morti”. La prima vittima, un uomo, e’ stata estratta ma scavare in quelle condizioni, raccontano i soccorritori, ‘e’ complicatissimo’. Per raggiungere il resort a quattro stelle di Farindola, in provincia di Pescara, a quota 1.200 metri, il Soccorso Alpino, il primo ad arrivare alle quattro del mattino, ha dovuto usare gli sci. Impossibile procedere per i mezzi che si sono trovati la strada sbarrata da altre valanghe e alberi caduti. Molto il lavoro per raggiungere la struttura quasi completamente crollata dopo essere stata investita in pieno dalla slavina. Le ambulanze e i mezzi sono bloccati a 9 chilometri, sul posto possono arrivare solo i vigili del fuoco con l’elicottero e un mezzo cingolato che puo’ caricare fino a 8 persone. Due persone che erano rimaste fuori dall’hotel sono state tratte in slavo, una e’ in stato di ipotermia, ma non in pericolo di vita.

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A Penne il punto di raccolta dei familiari dispersi

A Penne si lavora per allestire un punto di raccolta per i parenti delle persone disperse in seguito alla valanga dell’hotel Rigopiano di Farindola. Molti dei familiari degli ospiti dell’ albergo sono nella cittadina vestina gia’ da ieri sera e il Comune si e’ occupato dell’assistenza. Il punto di raccolta dovrebbe essere allestito nei pressi del Centro operativo comunale, dove da ieri, su disposizione del Prefetto di Pescara, e’ attivo il Posto di coordinamento avanzato per la gestione dell’emergenza maltempo

 

Arrivata la turbina all’hotel

Hanno cominciato a scavare con i mezzi tecnici i soccorritori dei dispersi all’interno dell’hotel di Rigopiano. Una colonna mobile con una turbina apristrada è arrivata, insieme ai mezzi meccanici, davanti all’hotel sommerso da una valanga. La turbina era rimasta senza gasolio e vigili del fuoco e uomini del soccorso alpino hanno portato a mano le taniche. Ora la colonna è a meno di 500 metri dall’hotel, dal quale è stata già estratta una vittima. Ci sono volute oltre 15 ore, ma finalmente si inizia a liberare il piazzale per potere scavare con i mezzi meccanici e non solo a mano. Sul posto c’è anche un rianimatore, giunto insieme ai 70 soccorritori.

 

Il racconto di un sopravvissuto

“Sono salvo perche’ ero andato a prendere una cosa in automobile”. E’ quanto ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni, che ieri ha lanciato l’allarme per la valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano. La moglie e i due figli di Parete sono sotto le macerie dell’albergo. “E’ arrivata la valanga – ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rinimazione – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non e’ stata sepolta e quindi ho atteso li’ l’arrivo dei soccorsi”.

I soccorritori del soccorso alpino hanno estratto un uomo senza vita dall’hotel ‘Rigopiano’ di Farindola investito ieri da una valanga. Gli uomini che stanno operando nella zona hanno riferito di una valanga enorme.

L’uomo, Giampiero Parete residente a Montesilvano, e’ cosciente ed e’ assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. E’ arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non e’ preoccupante. E’ stato lui ieri a lanciare l’allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell’arrivo dei soccorsi, insieme all’altro superstite.

“Ho perso tutto. Lì sotto ci sono mia moglie e i miei due figli Ludovica, che ha sei anni, e Gianfilippo, di 8 anni”. La moglie Adriana è infermiera nella casa di cura De Cesaris a Spoltore, in provincia di Pescara. Uscito dall’hotel per prendere le medicine al momento della slavina, Parete è riuscito a scappare assieme a un manutentore che ora sta aiutando i soccorritori.

 “Giampiero e tutti gli ospiti dell’albergo, avevano pagato e avevano raggiunto la hall pronti per ripartire appena fosse arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l’arrivo e’ stato posticipato alle 19. Avevano preparato gia’ le valigie. Tutto i clienti volevano andare via”. Cosi’ Quintino Marcella, ristoratore e datore di lavoro di Giampiero Parete superstite della valanga che ieri pomeriggio ha colpito l’Hotel Rigopiano, a Farindola. Parete ha lanciato l’allarme proprio al ristoratore.

Le dichiarazioni del prefetto di Pescara, Francesco Provolo: ci sono bambini

“Il manutentore dell’hotel ha parlato di una ventina di persone e qualche bambino ospitati nella struttura, oltre a sette, otto persone dello staff, ma sono notizie senza conferme ufficiali”. E’ quanto dichiara a Rainews24 il prefetto di Pescara Francesco Provolo, riguardo all’albergo colpito da una slavina sul Gran Sasso, in Abruzzo. Stesso discorso per quanto riguarda le possibili vittime. “L’attività di soccorso è a pieno regime – assicura il prefetto – sul posto è già il personale dei vigili del fuoco e del soccorso alpino. Le forze in campo sono tutte quelle possibili ed è stata accettata anche la mia richiesta di avere l’intervento dell’Esercito”.

“Non voglio dare numeri o dati su potenziali vittime all’hotel Rigopiano, per rispetto dei familiari degli ospiti della struttura alberghiera, che aspettano notizie con giustificata apprensione”. Lo dice a Rainews 24 il Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, che non conferma ancora le notizie su una vittima estratta viva dal resort travolto da una slavina a seguito delle scosse di terremoto di ieri. “Capisco il lavoro degli organi di informazione – prosegue Provolo – ma bisogna che si capisca ancor di piu’ la situazione dei familiari degli ospiti della struttura. Sulla situazione sono all’opera l’intera macchina della Protezione civile e tutte le forze di soccorso.

 

Le parole del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio

 “Mancano all’appello circa 30 persone, tra ospiti e lavoratori dell’Hotel Rigopiano a Farindola, sotto il Gran Sasso, travolto ieri sera da una slavina”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, durante un punto stampa tenuto presso la Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.) di Rieti. “Pero’ anche io – prosegue Curcio – mi allineo alla catena di informazione che vede nel Prefetto il punto terminale di queste informazioni” “Il luogo è stato raggiunto alle 4.30 – ha riferito Curcio – da uomini valorosi, che di fronte a una situazione davvero al limite sono arrivati alla struttura, mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi, che ancora fanno fatica ad arrivare, e stanno già lavorando nella verifica delle condizioni che restano proibitive anche per il soccorso tecnico”.

 

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I soccorritori hanno al momento messo in salvo due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, dall’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara travolto ieri da una valanga. 

I due al momento dell’incidente erano all’esterno della struttura e hanno visto la slavina arrivare. Risultano in buone condizioni fisiche; si erano riparati all’interno di un’auto. Al momento nessuna informazione disponibile sugli altri occupanti dell’albergo.

Sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve l’hotel Rigopiano di Farindola

I soccorritori non sono ancora riusciti ad entrare nella struttura, dalla quale non provengono voci ma al cui interno si vedono delle luci. Le due persone salvate al momento dell’incidente si trovavano all’estero sono state intanto messe in salvo.

I mezzi di soccorso rimangono bloccati a circa 6 km dall’albergo, a causa della neve alta e dei numerosi alberi crollati sul tragitto. I soccorritori giunti finora hanno infatti dovuto raggiungere l’hotel sugli sci. Si attende l’arrivo di un ‘bruco’, un piccolo gatto delle nevi che potrebbe riuscire a farsi strada e che puo’ trasportare fino a otto persone

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Soccorritori giunti sul posto

Ancora non sentono voci provenire dall’interno ma vedono alcune luci accese i soccorritori giunti da poco all’hotel Rigopiano in provincia di Pescara, travolto ieri da una valanga mentre ospitava circa 20 persone. Nella foto Ansa si può vedere l’esterno dell’hotel.

I soccoritori sono in contatto con una persona che e’ riuscita ad uscire dalla struttura. Ha riferito che una slavina ha travolto l’hotel e che una parte dovrebbe essere crollata. Ha detto inoltre che c’erano ospiti, ma non saputo fornire indicazioni sulle loro condizioni. Ci sarebbe anche un’altra persona che e’ riuscita a lasciare l’albergo e a lanciare l’allarme al 118

Queste le parole del Sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, riportate dal presidente della Provincia Antonio Di Marco su facebook: “Il soccorso alpino con gli sci è arrivato sul posto. La valanga è di grandi dimensioni e ha coinvolto integralmente l’hotel, che pare abbia retto. Dentro si vede una lucina e adesso gli uomini stanno entrando.
La zona resta pericolosa per eventuali distacchi e per adesso è impossibile cercare eventuali dispersi nella neve.  Preghiamo che siano tutti salvi”.

I soccorritori avanzano con gli sci

I soccorritori che stanno cercando di raggiungere nella neve l’albergo della provincia di Pescara travolto ieri da una valanga a circa 6 km dall’obiettivo hanno trovato la strada piena di alberi crollarti e nessun mezzo e’ stato in grado di procedere, cosicche’ i soccorritori hanno proseguito sugli sci alpinismo.

“La situazione e’ estremamente problematica. Non so bene a che distanza siamo, credo 5 o 6 chilometri. Ci sono tre o quattro metri di neve. Ora la mia squadra e quella della Guardia di finanza proseguiranno a piedi, con gli sci”. Lo ha detto all’agenzia di stampa ANSA il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, che sta raggiungendo con la colonna mobile di soccorso l’hotel ‘Rigopiano’, travolto da una valanga. “Le ambulanze e gli altri veicoli si sono dovuti fermare – aggiunge Crocetta -. Per ora proseguono solo i mezzi speciali e la turbina, il cui obiettivo e’ quello di aprire la strada”.

 

L’sms di richiesta di aiuto e l’angoscia dei parenti

“Aiuto aiuto stiamo morendo di freddo”. E’ il contenuto di un sms dei due clienti (una coppia) dell’Hotel Rigopiano inviato ai soccorritori. Al momento la colonna dei soccorritori e’ ostacolata da altre slavine che hanno trascinato sulla strada alberi e pietre che devono essere rimossi prima la turbina possa passare. Nel frattempo un gruppo del soccorso Alpino si sta dirigendo con gli sci verso l’hotel.

Una decina di parenti dei clienti dell’Hotel Rigopiano dispersi da oggi pomeriggio a seguito della valanga sono al Coc (Centro operativo comunale) di Penne e chiedono di poter salire con i soccorritori. Una richiesta che non puo’ essere esaudita dalle forze dell’ ordine. L’attesa per notizie certe e positive per la sorte dei congiunti fa vivere momenti drammatici ai parenti. Una delle preoccupazioni che esprimono e’ il fatto che da ore i propri congiunti sono al buio e al freddo a quota 1200 metri. Intanto, si e’ appreso che nella stessa zona, denominata Bocca di Lupo, nel 1936 c’era stata un’analoga rovinosa valanga

Il parere del Soccorso Alpino

L’ipotesi degli esperti del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e’ che all’origine della valanga che ha interessato l’hotel ‘Rigopiano’ ci siano le forti scosse di terremoto registrate nell’Aquilano. La colonna mobile di soccorso non e’ distante dalla struttura, ma lungo la strada alcune slavine hanno provocato la caduta di materiale vario, tra cui tronchi di alberi, che ostacolano il percorso. Si sta quindi provvedendo alla rimozione dei detriti.

 

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Al di fuori dell’Hotel Rigopiano ci sarebbero due persone che avrebbero avuto contatti sia con il 118 che con i soccorritori. Uno di questi avrebbe inviato un sms ad un soccorritore prima rassicurandolo sulle sue condizioni poi parlando di macerie. Via whatsapp un altro cliente avrebbe confermato alla sala operativa del 118 di Pescara che dentro la struttura, lesionata, ci sarebbero delle persone intrappolate, ma di non essere in grado di dire le loro condizioni. I testimoni hanno parlato di una valanga di inaudita forza per la zona che si sarebbe staccata dalla montagna e avrebbe travolto parzialmente l’hotel Rigopiano.

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Sono partiti a seguito della chiamata attivata da un ospite dell’hotel i soccorsi diretti verso l’albergo Rigopiano che sarebbe stato investito da una slavina. I soccorsi – come riferisce Roberto Cutraci, consigliere comunale di Farindola – sono partiti un paio di ore fa da Pescara e da Penne: in movimento ci sono gli uomini del soccorso alpino e dei carabinieri, partiti da Penne, quelli dei vigili del fuoco, partiti da Pescara. La distanza da percorrere, in una situazione resa molto difficile dalla neve, e’ di 45 km da Pescara a Farindola e di altri 9 km da Farindola fino alla frazione di Rigopiano.

 

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Una slavina avrebbe interessato l’hotel Rigopiano, vicino a Penne in provincia di Pescara. La protezione civile sta verificando la presenza di eventuali danni e se ci sono ospiti coinvolti. Si teme possano esserci delle vittime, come annunciato da Antonio Di Marco, presidente della provincia di Pescara. su Facebook. Di Marco ha spiegato che in albergo c’erano 20 ospiti. “Cari amici – scrive Di Marco – purtroppo è accaduta una terribile tragedia. Una slavina si è abbattuta sull’Hotel Rigopiano, un gioiello di struttura turistica della nostra provincia. A Rigopiano, già sommersa dalla neve, è in atto in queste ore una bufera di neve. Una turbina si sta recando sul posto, per liberare la strada di accesso alla zona dell’albergo, dietro la quale c’è la colonna mobile dei soccorsi. Sta intervenendo anche il soccorso alpino. Sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare. In albergo c’erano 20 ospiti”

“E’ vero. All’hotel Rigopiano di Farindola risultano presenti circa 20 persone piu’ il personale, i soccorritori stanno andando sul posto con la massima celerita’”. Lo scrive su Facebook il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, rispondendo al commento di un utente che chiedeva se fosse vera la notizia della slavina sull’hotel, invitando, in tal caso, i soccorsi

 

 

immagine di repertorio

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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