Sole24Ore, Trento Mantova e Bolzano le citta’ piu’ ‘green’

Le citta’ piu’ ‘green’ d’Italia sono nell’ordine, Trento, Mantova, Bolzano, Pordenone e Parma, in testa alla classifica di “Ecosistema Urbano 2019”, la ricerca di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi. “Un tema particolarmente importante in questo momento storico – sottolineano gli autori – con il governo Conte bis che ha messo il ‘Green new deal’ tra le proprie priorita’ e le nuove generazioni (chi in piazza durante i Fridays for future e chi iscrivendosi a facolta’ come Agraria o Ingegneria ambientale) che dimostrano di essere molto sensibili al tema”. Mantova, regina un anno fa, cede lo scettro a Trento che sale per la prima volta al vertice della hit grazie al miglioramento nella qualita’ dell’aria, nell’utilizzo di trasporti pubblici e nell’attenzione alla mobilita’ ciclabile. 

La classifica sull’Ecosistema Urbano, sesta tappa di avvicinamento all’indagine sulla Qualita’ della vita 2019 del Sole 24 Ore, impiega 18 parametri divisi in cinque macro categorie: qualita’ dell’aria, rete idrica, mobilita’, ambiente e rifiuti. Gli indicatori spaziano dal numero di alberi all’offerta del trasporto pubblico, dalla concentrazione di Pm10 nell’aria alla dispersione della rete idrica, fino allo spazio occupato dalle piste ciclabili. Nella prima meta’ della classifica si trovano citta’ grandi come Bologna (13′), Firenze (24′), Perugia (26′) e pure Milano, che pero’ perde nove posizioni e occupa il 32esimo posto, oppure Comuni del Sud come Cosenza (14′) e Teramo (28′), a confermare la regola che “l’Italia del buon ecosistema urbano e’ principalmente l’Italia che fa bene e spende bene le sue risorse, che si evolve e pianifica le trasformazioni future”. In coda alla classifica, chiusa da Catania, Siracusa e Vibo Valentia – queste ultime per mancanza di dati aggiornati – si trovano alcuni grandi centri urbani come Napoli (89′), Bari (87′), Torino (88′), Roma (89′) e Palermo (100′) sui quali pesano fattori come il traffico, i rifiuti, l’acqua. Dall’analisi dei dati emerge “un’Italia dinamica, attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilita’, alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini, all’impegno contro lo spreco alimentare, alla crescita degli spazi naturali”; ma una lettura d’insieme delle aree urbane restituisce “emergenze, criticita’ e troppe performance ambientali scadenti o pessime, a cominciare dall’allarme smog o dal ciclo dei rifiuti”. Un’Italia in cui migliora la qualita’ dell’aria, nel complesso, e si riducono i consumi d’acqua.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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