Stop ai lavori sotto al traforo del Gran Sasso

Sono state sospese, a tre giorni dall’inizio delle attività, le indagini propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza del traforo e del sistema idrico del Gran Sasso: la ditta incaricata, la Italferr, ha restituito l’area di cantiere dopo la segnalazione da parte dell’ente gestore Ruzzo Reti di un “rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque all’interno della galleria destra”, che ha poi portato alla richiesta di interruzione di tutte le attività.

Il Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, ha diffuso un comunicato stampa in cui annuncia di avere ricevuto oggi (17 ottobre), alle 15.05, “senza alcun preavviso alla struttura commissariale” una comunicazione da parte della società Italferr Spa, cui era stata consegnata l’area della galleria destra L’Aquila-Teramo del Traforo del Gran Sasso, che riporta all’interno della sua nota. Nella comunicazione di Italferr si specifica che “prima dell’avvio di qualsiasi attività operativa da parte di Italferr e o dei soggetti da quest’ultima incaricati, l’ente gestore Ruzzo Reti Spa rilevava alle 13.30 un rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque all’interno della galleria destra nella direzione Rm-Te, che è risultato pari a 4 Ntu” che è – si legge in un altro passaggio – “significativamente più alto dei parametri consentiti dalla legge pari a 1 Ntu”.

“Successivamente, alle 17.30 l’ente gestore, rilevato il persistere dell’innalzamento del valore di torbidità ha chiesto al direttore lavori di interrompere tutte le attività, Italferr e le imprese coinvolte, nel rispetto delle ‘Procedure operative attinenti alla gestione delle emergenze relative al cantiere ed esterno ad esso’, hanno interrotto immediatamente anche qualsiasi attività preliminare di cantierizzazione”. Secondo quanto si legge nella comunicazione di Italferr, “al fine di poter avere maggiori elementi per valutare il rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque”, “e poterne quindi valutare la compatibilità con le assunzioni alla base del progetto delle indagini geognostiche e del correlato programma delle attività, si rende necessario acquisire i valori risultanti dalle misurazioni effettuate negli ultimi cinque anni, unitamente alla indicazione degli eventi/accadimenti, laddove eventualmente individuati, cui siano stati causalmente ricondotti gli eventuali precedenti innalzamenti dei valori in questione”

Strada dei Parchi, in una nota comunica “di aver ricevuto una segnalazione riguardante la rottura del collettore di drenaggio principale (canala) all’interno di una galleria del Traforo del Gran Sasso, affidata in gestione all’Ente Ruzzo Reti SpA. Si tratta di condotte che furono realizzate durante la costruzione del Traforo del Gran Sasso per drenare le acque che erano fuoriuscite dalle falde del Gran Sasso e di cui la Ruzzo Spa ha curato anche in passato la gestione e per cui SdP declina qualsiasi responsabilità. Tale assunto è stato recentemente confermato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti quale amministrazione Concedente di Strada dei Parchi, stabilendo che dette attività sono totalmente estranee agli obblighi in capo al Concessionario. Per quanto attiene alla gestione della viabilità del Traforo del Gran Sasso Strada dei Parchi si atterrà, come fatto finora, alle indicazioni del Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico nell’esclusivo interesse degli utenti”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Incontro Stellantis – Regione Abruzzo

L’assessore alle Attività Produttive e Lavoro Tiziana Magnacca ha incontrato a Roma Giuseppe Manca, Responsabile …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *