Superbonus, in Abruzzo importo medio delle detrazioni per edificio pari a 235.118 euro

Il Superbonus ha generato 372.303 asseverazioni, depositate entro il 31 gennaio scorso, e lo Stato, con il cosiddetto 110%, dovrà farsi carico di una spesa di 71,7 miliardi di euro. Su quasi 12,2 milioni di edifici residenziali, questa misura ha interessato solo il 3,1% degli immobili ad uso abitativo. La stima viene fatta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre secondo la quale “con il decreto del governo approvato l’altro ieri non è stata trovata una soluzione per le tante aziende e famiglie che sono in possesso di una massa di crediti fiscali importanti e non più esigibili”. A livello regionale è il Veneto ad aver registrato il ricorso più numeroso al Superbonus 110% in relazione agli edifici residenziali esistenti, con 46.447 asseverazioni, e un’incidenza del 4,4%; segue la Toscana con il 4%, la Lombardia al 3,9%. Le regioni meno coinvolte, invece, sono Calabria, Valle d’Aosta e Liguria, tutte con un’incidenza del 2%, insieme alla Sicilia che chiude la graduatoria con l’1,7%. L’importo medio delle detrazioni a fine lavori previsto è pari a 192.756 euro per edificio. I picchi massimi sono in Campania (247.337 euro), Basilicata (254.090 euro) e Valle d’Aosta (267.698 euro). Chiudono la graduatoria Friuli Venezia Giulia (152.056 euro), Toscana (151.206) e Veneto (150.906 euro). Per quanto riguarda l’Abruzzo (quarta regione italiana) l’importo medio delle detrazioni è stato di 235.118 euro. In totale sono state 10.273 le asseverazioni depositate con 2.415.400.000 di euro di detrazioni previste a fine lavori. 

“Il Superbonus non va bocciato – precisa l’associazione – perché ha sicuramente contribuito a incentivare la ripresa economica di un settore, come quello dell’edilizia, che nel nostro Paese ha un peso specifico importante. Tuttavia, questa misura ha provocato un costo in capo alla fiscalità generale spaventoso e non proporzionale al numero di edifici che sono stati ‘efficientati'”. Con la detrazione del 90% e la compensazione dello sconto in sede di dichiarazione dei redditi “è evidente che l’appetibilità dello strumento è destinata a scemare. Tuttavia, la cosa più preoccupante è che con il decreto del governo approvato l’altro ieri non è stata trovata una soluzione per le tante aziende e famiglie che sono in possesso di una massa di crediti fiscali importanti e non più esigibili. Una situazione che nel giro di qualche mese – sottolinea la nota – rischia di far fallire molte aziende del settore delle costruzioni”. Il Superbonus ha contribuito inoltre a far schizzare all’insù i prezzi di moltissimi materiali, e altri per molto tempo sono pressoché scomparsi dal mercato.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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