Terme di Caramanico, deserta la sesta asta

E’ andata deserta anche la sesta asta per le Terme di Caramanico, e la concessione delle sorgenti termali da parte della Regione Abruzzo resta senza affidatario. Ad annunciarlo è il vicepresidente del consiglio regionale Antonio Blasioli (Pd) che venerdì si recherà in Areacom per ritirare gli atti richiesti e “mai trasmessi”, mentre il 14 novembre sulla vicenda potrebbe tenersi una riunione della Commissione di vigilanza. “Qualche settimana fa – ricorda Blasioli – avevamo pronosticato che il grave ritardo accumulato da Areacom e Regione Abruzzo in relazione alla sottoscrizione della concessione delle acque termali con la società vincitrice avrebbe determinato l’ennesima asta deserta. Effettivamente l’udienza svolta nella giornata odierna ha confermato come anche la sesta asta non abbia attratto partecipanti, sia per il lotto 1, quello relativo allo stabilimento termale, che per il lotto 2, quello della Reserve”. “Giova ricordare – prosegue l’esponente del Pd – come a seguito del susseguirsi dei ribassi i due lotti abbiano ormai raggiunto una base d’asta pari a 5.215.890,36 euro per le Terme e 7.074.088,35 euro per la Reserve (a fronte dei circa 10 milioni originari per la prima e i circa 14 per la seconda). Una cifra praticamente dimezzata che tuttavia non ha modificato l’annunciato esito dell’asta. Ma non poteva essere altrimenti considerato che dopo nove mesi Areacom e Regione Abruzzo non sono neanche riusciti a sottoscrivere la convenzione per lo sfruttamento delle acque. Eppure ricordiamo perfettamente le dichiarazioni del presidente Marsilio con cui lo scorso gennaio annunciava l’individuazione del soggetto aggiudicatario”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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