Terremoto, D’Alfonso chiede al premier Gentiloni l’allargamento cratere

“Al presidente Gentiloni ho rappresentato con adeguatezza la necessita’ dell’evoluzione del cratere sismico. Io lo chiamo ingrandimento, per fare in modo che si ricomprendano anche i nuovi problemi intervenuti dopo il 18 gennaio, alla luce del decreto legge che gia’ abbiamo vigente e anche del corso delle norme ulteriori che avremo. L’evoluzione riguardera’ l’alto Aterno, la montagna e la collina teramana e cio’ che piu’ e’ stato danneggiato della provincia di Pescara”. Lo ha detto il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, riferendo l’esito dell’incontro di ieri con il presidente del Consiglio. “Continuo questo lavoro – dice il presidente di Regione – sapendo che e’ anche compito mia evitare che si arrivi fino a Zagabria. Il lavoro che ho fatto e’ fare in modo che la verita’ dei dati e dei numeri venga tenuta da conto rispetto a questa nuova fase che riguardera’ l’attrezzatura normativa e finanziaria; faro’ in modo che Zagabria non entri all’interno del perimetro delle tutele degli strumenti e delle risorse. Siamo all’opera consapevoli che verremo dotati degli strumenti necessari. Ho posto il problema dei danni indiretti da maltempo e da terremoto e ho trovato disponibilita’, non solo ad esaminare; sono riuscito ad aprire un ‘varco’. Una battaglia fatta da noi, dopo l’ondata di maltempo del 2015 – ha sottolineato il governatore – ha introdotto nel sistema italiano il ristoro dei danni diretti. Ora chiediamo il riconoscimento dei danni indiretti registrati da aziende e strutture turistiche. Il rimedio alla paura, infatti, e’ il progetto,  ma anche uno strumento che consenta il superamento del danno indiretto”.

“Con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, abbiamo definito la pubblicazione dell’ordinanza sul diritto dell’Abruzzo di quantificare tutti i danni causati dalla nevicata epocale del 18 gennaio. Sull’ordinanza ieri abbiamo trovato l’intesa e domani sara’ pubblicata in Gazzetta ufficiale”, ha dichiarato il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, a proposito del provvedimento, il primo interamente dedicato alla regione. L’ordinanza, elaborata ad hoc per l’Abruzzo in seguito all’eccezionale ondata di maltempo, indica il presidente di Regione quale commissario delegato. All’ordinanza si e’ arrivati dopo due colloqui con il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, a cui il governatore ha illustrato le “nostre esigenze”. D’Alfonso ha 90 giorni di tempo per la “quantificazione dei danni e anche per la loro qualificazione. Un’ordinanza – sottolinea il governatore – che prende a bersaglio i problemi che si sono verificati in ordine al patrimonio pubblico, privato e anche alle attivita’ economiche e commerciali. Ora, lavorando con i sindaci, scatta subito l’attivita’ di ricognizione – conclude – perche’ non voglio aspettare i 90 giorni”.

Secondo il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il Commissario alla Ricostruzione Vasco Errani sta pensando ad una una ”Zona Economica Speciale, tipo una zona Rossa, per attrarre investimenti. Un piano di attrazione di investimenti, per le imprese e sono convinto che ci riuscira’, specie per le Marche, dove i danni del terremoto hanno assunto una dimensione gigantesca”.

”Errani e’ un fustigatore positivissimo, da lui e’ venuto un potente richiamo”, ha spiegato Luciano D’Alfonso in merito alle dichiarazioni del Commissario alla Ricostruzione del sisma dell’agosto scorso sui tempi e modalita’ degli interventi. ”Ogni mese Errani ci ‘massacra’, non mi meraviglia quanto ha detto, lui conosce bene i problemi – ha proseguito D’Alfonso – parla di anomalie, l’ho sentito parlare di necessita’ di una governance per le Marche, per la grandezza del problema. Perche’ sia chiara una cosa: il 65% dei danni del terremoto sono nelle Marche mentre il 65% dei danni del maltempo sono in Abruzzo. Da noi il terremoto ha insistito ‘solo’ per il 10% del totale”

“Frane di proporzioni mai conosciute. Il caso di Ponzano di Civitella del Tronto e’ da trattare con gli strumenti del terremoto di scala ‘7’. Non lasceremo soli i Comuni che hanno conosciuto il dramma dal punto di vista dell’evacuazione abitativa”, ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nel riferire l’esito dell’incontro con il premier Gentiloni, soffermandosi sull’emergenza frane che si registra nella regione e sottolineando che alcuni movimenti franosi sono “sismoindotti, perche’ due funzioni distruttive si sono incrociate”. D’Alfonso ha ricordato come il caso piu’ importante sia quello di Ponzano di Civitella: oltre cento persone hanno dovuto lasciare le proprie case; molti i crolli a causa del vastissimo movimento franoso. “Abbiamo gia’ concordato un piano per il ripristino delle abitazioni”, ha sottolineato il governatore, aggiungendo che “interverremo subito, ma attenzione: li’ se non si lavora bene puo’ nascere una nuova Rigopiano”. “L’emergenza – ha aggiunto il governatore – riguarda anche la frazione di Castelnuovo di Campli, le frazioni Casoli e Ferretti di Atri (Teramo), la viabilita’ tra Castiglione Messer Raimondo e Bisenti e quella di Castiglione Messer Marino”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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