Concessioni demaniali, CNA Balneari chiede una proroga per mappare le coste

Prorogare oltre la scadenza di fine anno le attuali concessioni balneari, per procedere a una mappatura delle coste italiane. Questa la richiesta giunta dall’assemblea della Cna. Il responsabile nazionale di CNA Balneari, Cristiano Tomei, il responsabile nazionale di Cna Balneari, Cristiano Tomei spiega che “Una volta fatta si dimostrera’ all’Unione Europea l’inesistenza di quel presupposto su cui si fonda l’idea di procedere su una strada sbagliata: non e’ vero che gli attuali concessionari fanno da blocco a possibili nuovi ingressi, e’ vero invece che in Italia c’e’ spazio per tutti”. E’ la linea Maginot tracciata dai gestori degli stabilimenti balneari – 30mila in Italia, circa 700 in Abruzzo – per rispondere a quella corsa contro il tempo che la scadenza del 31 dicembre prossimo ha fissato sul loro capo come una spada di Damocle, in ossequio all’applicazione della cosiddetta “Direttiva Bolkestein” che vuole le attuali concessioni cessare per essere poi messe a gara quanto prima. Uno scenario cui il mondo che rappresenta gli attuali concessionari si oppone, in nome del mantenimento di una peculiarita’ italiana che ha fatto del nostro sistema di stabilimenti un caso unico nel panorama europeo. Riuniti questa mattina in assemblea nella sede regionale della CNA Abruzzo, a Pescara, i tantissimi gestori di stabilimenti presenti sono andati al confronto con quattro parlamentari abruzzesi (uno di maggioranza: Guerino Testa di Fratelli d’Italia; e tre di opposizione, Luciano D’Alfonso del Pd, Giulio Sottanelli di Azione e Gabriella Di Girolamo del Movimento 5 Stelle) per capire quanto il termometro della politica sia sintonizzato con le loro richieste.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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