Pescara, Masci: al fianco dei cittadini nella seconda ondata della pandemia

«Il sindaco di Pescara è e sarà sempre al fianco dei pescaresi che stanno vivendo una situazione di particolare disagio nella fase di seconda ondata della pandemia, e ne comprende e condivide difficoltà, disagi e senso di frustrazione. La protesta ordinata e civile contro le ulteriori restrizioni contenute nel Dpcm sono un segnale importante che non solo non va sottovalutato, ma che ci deve indurre a una seria riflessione. La pacatezza dei toni non significa superficialità di analisi, perché le problematiche affrontate sono importanti e gravi. I pescaresi che hanno investito le loro risorse e il loro futuro nei settori del commercio, dello sport, della ristorazione, della cultura e dello spettacolo sono stati messi spalle al muro dall’azione del Governo mirata a fronteggiare una situazione sanitaria obiettivamente difficile ma senza uno studio sistematico e scientifico e soprattutto senza respiro nel medio e nel lungo termine. I danni saranno irreparabili, per le persone e per le famiglie costrette a vivere un dramma nel dramma. Le scelte riversate su queste categorie sono state improvvise, improvvisate e improvvide. Di fronte a un problema reale e a un disagio reale, si sono proposte soluzioni virtuali. Le serrande chiuse h24 e quelle abbassate dalle ore 18 un domani potrebbero non essere più rialzate. Non è possibile voltarsi dall’altra parte per non voler vedere, non voler sentire e non voler sapere. I sacrifici richiesti per adeguarsi alle prescrizioni anti-Covid, che hanno comportato oneri economici di non lieve entità supportati da proprietari e gestori delle attività, sono stati dissolti con una firma su un decreto che finisce per strangolare piccole imprese e aziende familiari, distruggendo lavoro, impegno e sogni di una vita. Se il divampare della pandemia era imprevedibile, gli effetti di certe decisioni sono invece facilmente prevedibili. Occorre agire adesso e occorre agire bene. Sono vicino ai miei concittadini investiti da questo tsunami, nella fase di elaborazione di una seria piattaforma di richieste da avanzare al tavolo negoziale al quale il Governo non può sottrarsi, prevedendo in maniera concreta, e non aleatoria come accaduto sinora, linee di finanziamento, sgravi fiscali e un robusto sostegno di liquidità alla filiera, oltre all’elasticità sugli adempimenti e sulle scadenze. Solo così possiamo salvare bar, ristoranti, sale, palestre, microimprese che gravitano attorno a una serie di attività con ricadute su altre categorie a volte persino impensabili. Un cortocircuito insostenibile per loro e per noi. Come sindaco sono pienamente disponibile a incontri, scambi di idee, proposte che vengano manifestate con civiltà e maturità civica, di cui tutti siamo custodi e partecipi. Le istituzioni sono convintamente al fianco dei cittadini che difendono i loro diritti con gli strumenti del diritto, nella consolidata tradizione di Pescara. In pieno accordo con Prefetto e Questore a chiunque sarà garantito di poter manifestare liberamente il proprio pensiero, nel rispetto delle regole e delle leggi, pacificamente e in totale sicurezza».

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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