“Scende un calvario di nubi… Non altro posso trattenere a memoria della parola umana – scrive Carlo Ossola nella premessa al nuovo libro di poesie di Dante Marianacci appena uscito da Nino Aragno Editore, Bagliori planetari (pp. 326) – in questa agonia della civiltà europea: un verso, uno solo, nel quale si rapprende il poco dicibile, eco che si infrange nei crateri della storia: «deux élégies statues sur calvaire de nuages / face à la prairie du monde / Hommes d’armes et esclaves». Così talvolta basta un cenno a riportarci a un secolare topos, che risale alle radici sacrificali della metaforica biblica, alle «nuvole della Passione»”.
Gianni Letta, nella Prefazione a Dante Marianacci. Una vita per la cultura tra creatività e impegno professionale, a cura di Angelo Piero Cappello, Franco Di Tizio e Simone Gambacorta (Ianieri Edizioni, pp.930), scrive: “Il curriculum dice romanziere, giornalista, critico letterario (in particolare preziosissimi i suoi studi su T.S. Eliot, D’Annunzio e Montale), promotore della cultura italiana nel mondo, fondatore di riviste italiane all’estero, organizzatore di convegni.
Il tutto realizzato come formidabile servitore dello Stato, nella sua valenza di nazione vivente, la cui cultura è ricchezza di tutte le nazioni […] L’Italia gli deve molto. Io resto incantato e propongo la lettura di Marianacci nelle sue poesie, che qui sono ospitate per frammenti. Mi permetto di rintracciare suoi antecedenti tra diplomatici e poeti: dal francese Paul Claudel fino all’argentino Pablo Neruda. “
I due volumi verranno presentati nel corso di un incontro che si terrà sabato, 13 agosto, alle ore 18.30, nel centro storico di Ari, paese di origine di Marianacci, organizzato dalla Proloco, con la partecipazione, insieme all’autore (che ripercorrerà, accompagnato da immagini, i suoi viaggi poetici in giro per il mondo), all’attrice Giuliana Adezio, che leggerà diverse sue poesie, ad Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura del Ministero della cultura, che presenterà i volumi e al sindaco di Ari, Marcello Salerno, che porterà i saluti dell’Amministrazione comunale. Gli intermezzi musicali saranno affidati agli amici aresi del gruppo La struclatore Folk.