Castelbasso 2022, Yellowjackets e omaggio agli Abba dell’Osa

La Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, nell’ambito di Castelbasso 2022 propone per giovedì 11 e venerdì 12 due appuntamenti. Si parte giovedì 11 agosto, alle 21.30, con Abbazie Jazz Festival serata con una delle più longeve fusion band, gli Yellowjackets. Il gruppo esiste dal 1977, ma, come dice il sassofonista Bob Mintzer, non si è mai seduto sugli allori. Ha sempre continuato a sperimentare continuamente linguaggi, fusioni e contaminazioni, e a rivedere il proprio orizzonte espressivo alla luce di nuove acquisizioni stilistiche. Jazz e fusion acustica si fondono con grandissima raffinatezza in un sound compatto, preciso eppure lieve, con spazi, forme e dimensioni disegnati senza fatica da musicisti che è un vero piacere ascoltare. Il gruppo è formato da Russell Ferrante, tastiere, Bob Mintzer, sassofono, Dane Alderson, basso, William Kennedy, batteria.

Venerdì 12 agosto, alle 21,30 l’Istituzione Sinfonica Abruzzese presenta Abba Best Hits, un omaggio allo storico quartetto svedese. L’Orchestra, diretta da Roberto Molinelli (anche arrangiatore dei brani) si avvarrà delle voci di Jenny Tarneberg, Mia Stegmar e del gruppo VocalEight. In scaletta non mancheranno i grandi successi della band quali “Mamma mia”, “Dancing Queen”, “Waterloo”, “Take a chance on me”, “Sos” e “GimmeGimme”. «Con Roberto Molinelli», afferma il direttore artistico dell’Isa, Ettore Pellegrino, «siamo da qualche anno al lavoro per riuscire a coinvolgere nuovi pubblici proponendo occasioni di ascolto originali e raramente presenti nei cartelloni di una orchestra sinfonica. Nel tempo abbiamo dato riletture in chiave swing, jazz e blues delle opere di geni della musica di tutti i tempi come Paganini e Bach, abbiamo parallelamente dato una veste sinfonica al grande rock dei Queen e all’amatissimo pop degli Abba. Una scommessa che il pubblico sembra apprezzare e riduce la distanza fra orchestra e platea. Siamo molto felici di proporre Abba Best Hits a Castelbasso che da sempre è aperto alle sperimentazioni e vanta un pubblico di grande qualità, particolarmente attento e interessato».

 

LE MOSTRE

Nel campo delle arti visive il linguaggio della pittura si conferma al centro delle proposte espositive della Fondazione Malvina Menegaz che, per l’edizione 2022 focalizza l’attenzione su due importanti autori della scena contemporanea: Francesco Lauretta e Aryan Ozmaei.  Le due mostre, curate da Pietro Gaglianò, l’una a palazzo De Sanctis l’altra a palazzo Clemente, inscenano e raccontano il mondo degli artisti fatto d’immagini, forme e colori e dei tanti mondi attraverso i quali le loro suggestioni creative riescono a riflettersi negli occhi degli spettatori. L’opera del siciliano Francesco Lauretta con il titolo Bagnanti, riti, mattanze introduce lo spettatore lungo un viaggio dove i generi figurativi, i temi del culto e del sacro ma soprattutto la vita e la morte, parlano di Storia, di storia dell’arte e di uomini e donne che hanno agito lungo le strade del rinnovamento, declinando su un discorso che demolisce la pittura per ricostruirla nell’attualità. Nello speciale legame che l’artista intrattiene con la sua terra natia, la Sicilia è, isola esplorata in tutte le sue pieghe, tra stereotipi e inaspettate rivelazioni, tra acre bellezza, paesaggi marini, umane fatiche e sacre devozioni, si scorgono dettagli che dal particolare rendono universale tutta la sua opera. La proposta di Aryan Ozmaei, iraniana ma da quasi venti anni in Italia, con il titolo Grounds, serie realizzata dal 2020 e ancora in corso, chiarisce il suo personale rapporto con la pittura, intriso intimamente di entrambe le culture. Asia ed Europa, razionale e onirico, maschile e femminile, interno domestico e paesaggio, mistico e quotidiano coesistono in ciò che il curatore definisce: “finzione verosimigliante di un paesaggio che non esiste […] spazio della mente”. Proprio questo spazio rappresenta il particolare rapporto dell’artista con la pittura, dove figure mitologiche ed elementi storici s’intrecciano offrendo al pubblico un’esperienza di emozione e di conoscenza che va oltre gli stereotipi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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