La scrittrice Edith Bruck è la vincitrice del Premio internazionale Flaiano speciale di narrativa alla carriera 2023 per l’insieme della sua opera. L’attore, regista, sceneggiatore e scrittore Carlo Verdone è stato insignito del Premio Flaiano speciale di narrativa per il suo ultimo libro “La carezza nella memoria” (Bompiani). Il Premio internazionale speciale Flaiano per la narrativa va alla memoria di Ada D’Adamo per “Come d’aria” (Elliott), romanzo autobiografico pubblicato nel gennaio scorso, poche settimane prima della scomparsa dell’autrice esordiente. Sono questi i riconoscimenti attribuiti dalla giuria del Premio Flaiano presieduta da Renato Minore e composta da Donatella Di Pietrantonio, Raffaello Palumbo Mosca, Fabio Bacà, Maria Rosaria La Morgia, Raffaele Manica, Elena Ledda e Giulia Alberico. I riconoscimenti speciali saranno consegnati il 25 giugno all’Aurum di Pescara. Nella stessa circostanza saranno proclamati i vincitori della cinquantesima edizione del Premio Internazionale Flaiano di letteratura dalla giuria dei cento lettori. La terna dei finalisti del Premio Flaiano internazionale di narrativa è formata da Dario Ferrari con “La ricreazione è finita” (Sellerio), Giuseppe Lupo con “Tabacco Clan” (Marsilio) e Maddalena Vaglio Tanet con “Tornare dal bosco” (Marsilio). La terna finalista della sezione under 35 Premio internazionale Flaiano-Bper Banca di narrativa vede in gara Edoardo Pisani con “E ogni anima su questa terra” (Castelvecchi), Nicola Cosentino con “Le tracce fantasma” (Minimum Fax) e Beatrice Salvioni con “La malnata” (Einaudi).
Edith Bruck viene premiata dalla giuria “per essere stata la testimonianza nel mondo attraverso la sua opera, che il male debba essere vinto per non accecare più il genere umano, e per aver saputo trasmettere un insegnamento così importante, privo di odio, a tutte le generazioni a cominciare dai giovani”. Il libro di Carlo Verdone, ha spiegato la presidente dei Premi Internazionali Flaiano, Carla Tiboni, è stato scelto perche “il mondo dei ricordi che si mischiano alla nostalgia, quella che non va via, che ti guarda e che ti tiene compagnia, costruisce la storia del narrato di familiari, amici, personaggi noti dello spettacolo e meno noti, ma anche di persone anonime che riescono a farci sorridere e ridere, ma anche commuovere e piangere, nell’unico modo in cui l’attore e regista ci ha abituati: la sincerità”. Secondo la giuria, “Come d’aria” di Ada D’Adamo è “un racconto sul dolore, sulla malattia e sul senso di impotenza, moltiplicati dai sistemi sanitari ed educativi che non sanno prendersi cura della fragilità, incapaci di includere”. Nonostante la scomparsa, il libro di Ada D’Adamo è rimasto in gara al Premio Strega ed è uno dei favoriti all’ingresso nella cinquina a giugno.