Un’opera che affonda le radici nella tradizione orale d’Abruzzo e allo stesso tempo la rilancia con forza nel presente, creando un immaginario familiare e nuovo dove il passato torna vivo, sonoro, abitato. ‘Zurle’ questo è il titolo del brano composto dal direttore artistico della ‘Notte dei serpenti ‘, la serata abruzzese dedicata alla musica tradizionale. Il titolo è ispirato ai giochi urlati dei bambini, le sfide improvvisate tra chi corre, chi ride, chi inventa barche di carta e mari impossibili. Un’epopea quotidiana che il brano restituisce con precisione sensoriale e con un linguaggio poetico che non imita il folklore, lo ricrea. Il risultato è un canto popolare contemporaneo, pensato per durare, riconoscibile come tradizione e allo stesso tempo privo di polvere, vivo, respirante. Il videoclip è firmato da Stefano De Angelis. Ispirato a dipinti rurali di fine Ottocento, li anima e li rimette in movimento: bambini che cantano, corrono nei campi, scompaiono tra le lucciole, riempiono l’aria di gioco. Non un quadro nostalgico, ma un ritorno necessario. Un Abruzzo arcaico che non svanisce, si trasforma e riaffiora attraverso la musica. Zurle nasce per essere tramandata, cantata, risuonata nelle piazze, nelle scuole, nelle case. Un nuovo tassello della tradizione popolare che si aggiunge al repertorio contemporaneo e lo espande.
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