L’opera ‘Heartquake’ di Pep Marchegiani a Francavilla al Mare

Un palloncino rosso a forma di cuore che spezza la catena da cui è trattenuto. È l’opera “Heartquake” di Pep Marchegiani che questa mattina è stata installata sulla facciata di Palazzo Sirena dove resterà fino al 20 novembre, Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia. L’installazione rientra nel progetto “Francavilla Art Mare” promosso dall’artista abruzzese in collaborazione con il Comune di Francavilla al Mare. E’ proprio nella città adriatica, infatti, che Marchegiani ha deciso di mostrare in anteprima uno dei soggetti della mostra personale dal titolo “Toys” in programma dal 26 ottobre al 20 novembre nella prestigiosa Bugno Art Gallery di Venezia. Si tratta di Heartquake, letteralmente cuore tremante, una metafora sulla pura e incondizionata libertà della quale godono i bambini e che nessuna catena è talmente solida da imprigionare. «È grazie al gioco libero che i bambini costruiscono la realtà, creando un ponte tra il proprio mondo interno e quello esterno», commenta Marchegiani, che ha dedicato il suo attuale progetto artistico proprio al delicato tema della guerra e delle ripercussioni sui più piccoli. «Attraverso il gioco i bambini inventano e re-inventano le relazioni, fanno esperienza delle cose e delle persone sviluppando fantasia e capacità creativa. Quella creatività attraverso la quale costruiranno la propria personalità e dunque l’adulto e il cittadino che diverranno in futuro». Per la sua installazione, l’artista ha scelto Palazzo Sirena, un edificio già impreziosito da un’ardita architettura e da un bronzo di Igor Mitoraj, che ben si presta a ospitare opere e performance artistiche. «L’Amministrazione comunale è orgogliosa di poter ospitare l’opera pensata dall’artista Pep Marchegiani, sia per aver scelto Francavilla che per l’alto valore simbolico che l’opera rappresenta», commenta il vicesindaco e assessore al Sociale Francesca Buttari, «come amministratori ci battiamo ogni giorno per la difesa, strenua, dei diritti di tutti. Tra questi, quelli dei bambini cittadini del futuro ci stanno particolarmente a cuore, e sono una grande responsabilità di cui dobbiamo farci carico ogni giorno come genitori, educatori e rappresentanti delle istituzioni». Grazie all’alta valenza sociale, il progetto Toys ha incontrato l’interesse di Cesvi, un’organizzazione umanitaria fondata a Bergamo nel 1985 e che attualmente opera in 20 Paesi del mondo fornendo aiuto a quasi un milione di persone attraverso 109 progetti. L’installazione e la mostra veneziana, infatti, sono realizzate in collaborazione con Cesvi a sostegno della quale verrà promossa una raccolta fondi in occasione dell’evento veneto.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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