I Solisti Aquilani con la direzione artistica di Maurizio Cocciolito, hanno dato corpo all’immaginazione del compositore Francesco Antonioni che, sul podio, si è alternato con il leggendario pianista e direttore d’orchestra Vladimir Ashkenazy.
Il risultato è un cd intitolato My Rivier – Music for strings (edizioni Brilliant Classics), a cui hanno contribuito il clarinettista Dimitri Ashkenazy, figlio di Vladimir, e la violista Ada Meinich.
Il disco comprende due brani per orchestra d’archi, Ballata e Sull’ombra, insieme al concerto per clarinetto e viola, Lights, after the thaw.
Presentata per la prima volta nel 2009, Ballata è nata da una commissione del Birmingham Contemporary Music Group, diretta da George Benjamin, e trae la sua ispirazione iniziale da una ninna nanna anonima e da una ballata del compositore del quattordicesimo secolo Francesco Landini.
Non meno illustri sono le origini del brano Sull’ombra. Yuri Bashmet ha diretto i Solisti di Mosca nella prima assoluta del 2014. Antonioni lo ha scritto con versi di John Donne, che gli ricordavano la poesia di Eugenio Montale. Le ombre qui sono davvero oscure, anche se sempre illuminate dall’immaginazione e dall’armonia che guida l’ascoltatore, proprio come Lights, after the thaw fa emergere il carattere intrinsecamente canoro di entrambi gli strumenti solisti, alla ricerca di un punto di riferimento in un pervasivo malinconia.