“Una importante testimonianza della storia del territorio”: così è stato definito dalla Soprintendenza archeologica di Chieti Pescara il blocco in pietra calcarea, raffigurante armi e scudi in successione, recuperato a Corcumello, frazione del comune di Capistrello, in provincia dell’Aquila. Il reperto è lungo oltre 2 metri, apparteneva ad un grande monumento funerario, di epoca imperiale, probabilmente posto lungo una delle strade del territorio di Alba Fucens, antica città italica, ai piedi del monte Velino, oggi sito archeologico a Nord di Avezzano, in provincia dell’Aquila. In antichità il reperto era stato reimpiegato nelle murature della chiesa di Sant’Anatolia che oggi è un rudere. Proprio tra i resti abbandonati della chiesa è stato recuperato il fregio databile tra il primo secolo avanti Cristo e il primo dopo Cristo, ha spiegato Emanuela Ceccaroni, archeologa della Soprintendenza. Il reperto è stato spostato nella vicina chiesa di Sant’Antonio per essere restaurato.
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