Nell’ambito della collaborazione nata due anni fa tra le due storiche formazioni cameristiche italiane all’Aquila domani, venerdì 23 febbraio, alle 18 nell’auditorium del Parco, ospite dei Solisti Aquilani sarà il primo violino di spalla dei Solisti Veneti Lucio Degani. I Solisti Aquilani e I Solisti Veneti, infatti, collaborano, ormai da tempo, strettamente e spesso con scambi di ospitalità per mantenere vivo e diffondere il più possibile un repertorio, quello sette-ottocentesco, basilare nella storia della musica occidentale ancora oggi.
L’apertura, scrive Carla Di Lena nelle note di sala, è affidata al Concerto in re maggiore per violino, archi e basso continuo di Vivaldi composto intorno al 1710 sul cui singolare titolo, “Grosso Mogul”, forse neanche apposto dall’autore, si possono solo fare ipotesi. Le allusioni orientali potrebbero riferirsi a favolosi scintillanti tesori o comunque grandiosi elementi da connettere con lo sfolgorante virtuosismo della parte solistica.
Il finale del programma è affidato all’incantevole perfezione di due composizioni mozartiane. La Serenata notturna per archi, soli e timpani KV 239, è un delizioso gioiello composto da Mozart nel 1776 caratterizzata da due anomalie. L’organico, suddiviso in due gruppi, un quartetto e un insieme di archi più nutrito con l’insolita aggiunta dei timpani. La seconda anomalia è nella suddivisione in soli tre tempi. Chiude la serata l’Adagio e fuga KV 546.