Giro d’Italia, a Roccaraso vince il portoghese Ruben Guerreiro

Il tappone del Giro d’Italia che si è chiuso sull’appenninico abruzzese, al piano dell’Aremogna, sopra Roccaraso, a 1.700 metri di quota, non ha scombussolato la classifica. Maglia rosa sempre per il 22enne Joao Almeida mentre vince la tappa (la 9/a) Ruben Guerreiro. Quest’ultimo e’ riuscito a battere, scattandogli in faccia a pochi metri dal traguardo, nientemeno che lo spagnolo Jonathan Castroviejo, uno specialista delle tappe in salita, ma soprattutto un corridore esperto, piu’ abituato a certe scorribande in quota. Il Portogallo vince e l’Italia che pedala invece nicchia, con Vincenzo Nibali solo 16/o al traguardo. Il messinese e’ stato abile a guadagnare una manciata di minuti sulla maglia rosa, e’ sempre quinto nella generale, ma oggi e’ stato scavalcato da Domenico Pozzovivo, ora quarto.

Lo ‘Squalo’, che non e’ riuscito a piazzare lo spunto vincente dopo avere fatto lavorare a lungo la propria squadra, ha perso tuttavia diversi secondi da Wilco Kelderman (14″) e da Jakob Fuglsang (14″), ma anche dal polacco Rafal Majka (11″). Non e’ andata malissimo al capitano della Trek, ma poteva andare meglio. Le prossime tappe diranno se Nibali e’ ancora in grado di puntare al successo finale di una grande corsa a tappe, peraltro resa meno problematica per quanto riguarda la lotta alla vittoria finale dai ritiri dei vari Thomas, Lopez e Simon Yates, oppure se avra’ perso l’ennesima occasione di una carriera comunque da incorniciare. Il Nibali che partiva a tutta, che inventava, che prendeva l’iniziativa dando sfogo alla propria fantasia anche quando la tappa non presentava difficolta’ insormontabili, forse, non esiste piu’ – sebbene nessuno riesca ad ammetterlo – pero’ questo Giro puo’ sempre vincerlo. Il vecchio ‘Squalo’ entrerebbe cosi’ nella storia, divenendo il corridore in rosa piu’ ‘anziano’, sulla soglia com’e’ ormai dei 36 anni (li compira’ il mese prossimo). Domani il 103/o Giro d’Italia osservera’ il primo dei due giorni di riposo previsti: spazio ai test per il Covid, all’attesa, alla speranza e agli scongiuri per tutti. Martedi’, quando la corsa rosa ai tempi del Coronavirus ripartira’ da Lanciano (Chieti) in direzione Tortoreto (Teramo), si fara’ la conta di chi ancora c’e’ e di chi, invece, potrebbe essere costretto a tornare a casa perche’ positivo ai test per il Covid-19. Il virus non fa sconti, piu’ di un percorso in salita al 20%, e alla fine potrebbe risultare piu’ decisivo di una fuga. Non resta che aspettare.

Sono molto infreddolito adesso ma è una vittoria meravigliosa per me dopo tanti piazzamenti, ma la sono meritata questa tappa, io e tutta la squadra che è stata fantastica. Prima Caicedo e adesso io”. Lo ha detto Ruben Guerreiro (EF Pro Cycling), vincitore della nona tappa del Giro d’Italia con arrivo in salita a Roccaraso. “Ci abbiamo provato tante volte oggi, è stata una grande lotta riuscire a entrare in fuga – ha aggiunto ai microfoni Rai Sport – E’ straordinario esser riusciti a vincere oggi. Almeida? Vive vicino a me in Portogallo, ci conosciamo benissimo, così come le nostre famiglie. Noi portoghesi siamo così, siamo tutti una grande famiglia. In questa generazione c’è talento, speriamo di vincere ancora”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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