“Basta strumentalizzare le periferie e i cittadini che le abitano solo per fare campagna elettorale. Io che sono nata a Villa del Fuoco e ci ho vissuto per 35 anni conosco bene ciò di cui parlo. La mia famiglia vive ancora lì e negli anni abbiamo visto fare fin troppe sfilate e finte promesse da candidati che non sanno neppure dove sono via Gizio o via Lago di Borgiano, e così stanno facendo alcuni dei miei sfidanti anche in questa occasione. Mettono i piedi per la prima volta in questo quartiere e sanno bene che non lo faranno mai più. Come cittadina, prima ancora che come candidata sindaco della mia città, sono stanca di tanta falsità. E mi chiedo, cosa ha fatto la destra per questo quartiere quando ha amministrato la città? E quali proposte hanno fatto per questo quartiere destra e M5S mentre facevano opposizione in consiglio comunale? E perché sempre destra e M5S hanno fatto ostruzionismo bloccando i 18 milioni di euro destinati a questa zona? Mi sembra stiano facendo come sul fiume: dicono solo che lo faranno diventare bello ma non hanno proposte né fondi”.
Lo afferma Marinella Sclocco, candidata sindaca a Pescara.
“Ecco invece le mie proposte per Villa del Fuoco: un raccordo infrastrutturale tra centro e periferie attraverso la predisposizione efficiente e diffusa dei servizi; una sede distaccata del Comando dei vigili urbani in ognuno dei quartieri più a rischio, el’istituzionalizzazione dei comitati cittadini con cui discuteremo sempre i temi più importanti per il quartiere. E poi ancora, un ulteriore potenziamento del servizio degli asili nido comunali, con l’abbattimento delle liste di attese e la creazione di attività a supporto delle famiglie. Chiamerò tutte le mamme con bambini in età prescolare perché li iscrivano nelle scuole del quartiere dove ci sono ottime maestre e dove daremo loro servizi aggiuntivi come il dopo scuola gratuito e attività extra curricolari. Villa del Fuoco deve rivivere con la dignità che merita un quartiere storico della città e si comincia proprio dalla scuola: i fondi ci sono, io li utilizzerò. Poi riapriremo la Città della Musica e l’ex cementificio sarà un luogo per aiutare i giovani ad entrare nel mondo lavoro.L’ex centro Milesi sarà acquistato dal Comune e tornerà a rivivere, come pure sarà espropriata la zona vicino all’argine del fiume che tornerà ad essere vissuta dalle associazioni e dai ragazzi. E poi, l’implementazione della rete antiviolenza sulle donne e il largo impiego del suo modello tra tutte le associazioni. Non ultima, la co-progettazione dei servizi insieme agli enti no-profit e del Terzo Settore e l’utilizzo del baratto sociale: chi non è in grado di pagare le tasse comunali avrà la possibilità di offrire tempo e lavoro per la comunità, aiutando in maniera trasparente a manutenere il quartiere e quindi a renderlo più vivibile e dignitoso per tutti. Queste sono le mie proposte concrete, in giro leggo solo slogan”.