Gianluca Zelli, Coordinatore Regionale di Azione Politica, interviene sulla vicenda delle piscine Le Naiadi

 

 “Dopo la ‘dalfonsite’ con tagli di nastro a gogo, siamo nell’era della ‘marsilite’ con le stesse modalità: inaugurazioni con tanto di prete e soprattutto false partenze. Quello che è accaduto alle piscine “Le Naiadi” ha del grottesco. Un bando per l’affidamento della struttura completamente sbagliato e, soprattutto, senza alcuna clausola di salvaguardia per i dipendenti, nel rispetto dei principi dell’Unione Europea”. Lo afferma Gianluca Zelli, Coordinatore regionale di Azione Politica.
“La Regione ha garantito che la nuova società ‘Pinguino’ avrebbe riassorbito i lavoratori della precedente gestione, circa 30 e, invece in un gioco a risparmio, ne riprenderanno solamente 12, dimostrando una totale mancanza di consapevolezza sulla reale gestione dell’impianto, tanto da non sapere neanche gli orari di apertura e chiusura delle piscine. Dalle 7.00 del mattino alle 23.00 occorrono varie figure per il bar, la segreteria, le manutenzioni fino alla pulizia di tutti i locali e come si fa a gestire un impianto di 500 metri cubi senza personale? 12 dipendenti saranno appena sufficienti a coprire le attività del mattino. L’Assessore regionale Febbo conosce bene la situazione degli impianti ormai usurati e soprattutto non a norma, con la Asl che finora ha chiuso un occhio e che potrebbe intervenire da un momento all’altro chiudendo definitivamente tutto. Per la riapertura occorrono certificazioni dei Vigili del fuoco e delle centrali termiche saltate con la prima grandinata della scorsa settimana. Soltanto per riavviare la macchina ci vogliono circa 100mila euro. È di oggi la notizia che nei primi di agosto si svolgerà la sospirata riapertura, ma soltanto della vasca olimpionica, in caso di pioggia bisognerà garantire un servizio interno e dove andrà a nuotare chi ha speso soldi per l’abbonamento? La riapertura tanto annunciata e decantata proprio dal Presidente del Consiglio regionale, dai vari assessori e consiglieri regionali con inaugurazione in pompa magna è destinata ad affondare per la spaventosa superficialità e ignoranza con cui la Regione ha condotto tutta l’operazione. ‘Le Naiadi’ sono frequentate da tantissimi ragazzi e da molte società, che oggi si ritrovano senza spazi per fare le loro attività, innescando un problema sociale gravissimo. Luogo di incontro di tante famiglie, le piscine ‘Le Naiadi’ sono il primo impianto d’Europa per affluenza, ma ormai a intermittenza poiché chiuso da un anno”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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