Pescara, Blasioli (PD): in risposta al sindaco Masci su sfratti alloggi Ater

“Il sindaco Masci ha ragione da vendere ad applaudire l’operazione portata avanti dai Carabinieri di Pescara, con l’ennesimo blitz a Rancitelli che ha fatto emergere situazioni di grave irregolarità all’interno degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Meno ne ha, però, quando dichiara che da “oggi non si scherza più” senza raccontare ai pescaresi come stanno davvero le cose”. Con queste parole il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli interviene in risposta al sindaco Masci circa gli sfratti dagli alloggi popolari per
chi commette reato. “Secondo quanto appreso ieri dagli organi di stampa – continua
Blasioli – dopo i controlli dei carabinieri risultano essere 50 gli assegnatari degli appartamenti Ater in bilico, per i quali è richiesta una verifica dei requisiti che potrebbe portare alla decadenza. Occorre, però, spiegare alla cittadinanza che questi sfratti e le successive opere, utili ad evitare l’immediata rioccupazione dell’alloggio, hanno un costo e anche abbastanza elevato.  Parliamo di una cifra che si aggira, per ogni sfratto, fra i 7mila e i 10mila euro: costi di ditta traslochi per mobili da togliere, porta blindata, certificazioni
impianti, costi ambulanza e eventuali lavori agli appartamenti se sono in pessime condizioni ( lavori che consistono anche, e soprattutto, nella certificazione di conformità degli impianti). Ci sono poi anche situazioni ben più complesse, basti pensare al caso limite di un appartamento in via Canova, dove si attende uno sfratto da anni, e sistemare quell’abitazione avrebbe un prezzo stimato di 40mila euro.

Un costo significativo, ma che certamente non ci può far arretrare di un passo di fronte alla lotta all’abusivismo e a chi vive in un alloggio Ater pur commettendo reati all’interno. Domani, in consiglio regionale approderà un progetto di legge, firmato e pensato da vari
consiglieri tra cui il sottoscritto, per assegnare a tali operazioni 400mila euro, da dividere fra le cinque Ater regionali. In sostanza, a Pescara toccheranno circa 80mila euro, il che vale a dire i fondi sufficienti ad una decina di sfratti. Una cifra evidentemente ben al
di sotto di quella di cui la nostra città necessiterebbe e, per questo, ho presentato un emendamento per chiedere almeno il raddoppio della cifra e aumentarla a 800mila euro.  Ora, se il Sindaco Masci vuole dimostrare che alle intenzioni seguono i fatti, voglio sperare che si faccia parte diligente verso la coalizione del centro destra per portare a casa questo emendamento e per liberare almeno la metà degli alloggi che la questura ha segnalato, ma anche per fare in modo che non la facciano sempre franca gli abusivi delle case che necessitano di maggiori costi, come il caso di via Canova”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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