Sindaco di Castelli chiede fiscalita’ speciale per i Comuni colpiti dal sisma

Il tema delle aree interne va rilanciato, ci vuole un ragionamento su una fiscalita’ speciale per noi cittadini e per le nostre attivita’ artigianali e commerciali, che rappresentano un presidio sul territorio e che ora state messe in ginocchio ulteriormente dai terremoti dello scorso anno e di quest’anno”. A un anno dal terremoto che ha colpito il centro Italia, a lanciare l’allarme e’ un giovane amministratore, Rinaldo Seca, primo cittadino di Castelli, comune in provincia di Teramo alle pendici del Gran Sasso, dove vivono circa 1.200 persone. Seca, non ancora trentenne, disegna un quadro preoccupante fatto di “territori bisognosi di sostegno, da quello fiscale a quello logistico fino ai trasporti, per evitare lo spopolamento e offrire una chance di lavoro e di vita futura ai propri giovani”. “Bisogna fare presto a varare misure e riservare fondi certi per la ricostruzione”, attacca. Intanto, per rilanciare il comune, colpito come tanti altri in Abruzzo dal terremoto e dalle nevicate, in particolare nello scorso mese di gennaio, amministrazione comunale e imprenditori stanno puntando sulla mostra internazionale di arte ceramica che, a Castelli, vede uno dei poli mondiali della maiolica. Fino al 3 settembre prossimo, nel comune montano si puo’ visitare la rassegna ‘La tradizione del futuro’ ospitata nei locali del Liceo Artistico ‘Grue’, quasi a voler sottolineare che l’arte della ceramica, a Castelli vecchia di quattro secoli, puo’ rappresentare il volano per uscire dalla crisi e dall’isolamento.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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