Teatro, prossimi appuntamenti di: Maja, storie di donne dalla Majella al Gran Sasso

Continua l’attovità di Francesca Camilla D’Amico di Muré Teatro con Maja, storie di donne dalla Majella al Gran SassoLe storie di donne dalla Majella al Gran Sasso continuano a viaggiare e faranno tappa in luoghi che ospitano rassegne, incontri, associazioni e, soprattutto, un grande desiderio di creare relazione tra le persone, momenti di teatro e di aggregazione. Spazi appena nati, animati da giovani con grande impegno ed entusiasmo, paesi e amministrazioni che ripartono dalla cultura, rassegne che puntano a valorizzare le nostre radici e a non dimenticare la nostra storia, associazioni che svolgono un ruolo fondamentale con la loro instancabile attività quotidiana nel sociale.
 
17 FEBBRAIO ORE 21:00 L’AQUILA, c/o Spazio Rimediato, Via Fontesecco 22/24.
Prenotazione necessaria al 3280527856
 
23 FEBBRAIO ORE 21:00 LANCIANO (CH), c/o Le Caltapie, 
via Santa Liberata 107/A, info: 0872 40138 –  3406343872
 
8 MARZO ORE 18:00 SAN VITO CHIETINO (CH), c/o Sala Consiliare, per la rassegna “Le parole sono pietre”, ingresso libero
 
9 MARZO ORE 21:00 LANCIANO (CH), c/o Sala Mazzini, via Sotto la Torre 1, ingresso libero
 
11 MARZO ORE 17:30, SAN GIOVANNI TEATINO (CH) c/o  Scuola Civica Musicale, Piazza San Rocco 16, 
evento a sostegno delle donne operate al seno a cura di G.A.I.A Onlus, ingresso libero
 
(Calendario in aggiornamento)
 
“Maja, storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”
di e con Francesca Camilla D’Amico
 
Lo spettacolo nasce dalla volontà di ricostruire, attraverso le testimonianze degli anziani, alcuni momenti di vita delle donne, nella cultura contadina abruzzese. Queste memorie hanno dato vita ad un piccolo grande racconto che somiglia a un album fotografico o ad una valigetta piena di ricordi, da cui escono frammenti di canti popolari femminili, leggende fiabesche legate alle montagne abruzzesi che emergono quasi come personaggi:
la Majella e il Gran Sasso.
Sono loro a parlare: Adelina, Mariacinta, Annuccia, Za Rosa, Maria e tante altre. Loro che hanno attraversato ogni giorno, a piedi, scalze, cantando, faticando, i campi del ‘900.
Un’attrice e una pianta di basilico, “Vasanicola”, per uno spettacolo dove teatro e racconto si intrecciano con i fili della poesia e del dialetto, senza dimenticare la leggerezza dell’incontro e della relazione.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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