Nel 2016 si sono verificati in Abruzzo 3.037 incidenti stradali

Nel 2016 si sono verificati in Abruzzo 3.037 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 76 persone e il ferimento di altre 4.584. Rispetto al 2015, diminuiscono sia gli incidenti (-5,6%) che i feriti (-5,0%), in controtendenza rispetto ai dati rilevati nell’intero Paese (rispettivamente +0,7% e +0,9%); il numero di vittime della strada diminuisce del -9,5%, piu’ del doppio della media nazionale (-4,2%). I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili. Nella regione Abruzzo, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 53,0%, piu’ della media nazionale (-42,0%); nel periodo 2010-2016 si registrano variazioni, rispettivamente di -3,8% e -20,2%. Sempre fra 2010 e 2016, l’indice di mortalita’ sul territorio regionale e’ aumentato da 1,9 a 2,5 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale e’ rimasto inalterato (1,9) (Cartogrammi in allegato). In Abruzzo, nel 2016, l’incidenza degli utenti vulnerabili per eta’ (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, e’ superiore alla media nazionale (50,0% contro 46,1%) con la differenza piu’ ampia fatta registrare dagli ultrasessantaquattrenni (Abruzzo 40,8%, Italia 31,8%). 

Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione e’ inferiore nel 2016 a quello nazionale (42,1% contro 49,3%). Tuttavia, negli ultimi sei anni (2010-2016) l’incidenza di pedoni deceduti e’ cresciuta di piu’ in Abruzzo (da 12,7% a 15,8%) che nell’intero Paese (da 15,1% a 17,4%). I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla societa’ a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2016, il costo dell’incidentalita’ con danni alle persone e’ stimato in oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (286,8 euro pro capite) e in poco piu’ di 341 milioni di euro (257,6 euro pro capite) in Abruzzo; la regione incide per quasi il 2% sul totale nazionale. Tra il 2015 e il 2016, l’indice di lesivita’ rimane sostanzialmente stabile a circa 151 feriti ogni 100 incidenti; l’indice di mortalita’ diminuisce leggermente da 2,6 a 2,5 decessi ogni 100 incidenti e quello di gravita’ (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) passa da 1,7 a 1,6. L’indice di mortalita’ cresce nei comuni di Chieti e Pescara mentre diminuisce nei comuni di L’Aquila e Teramo (Figura 3). La pericolosita’ e’ alta lungo le Strade Statali 83 (Marsicana) e 650 (Fondo Valle del Trigno).

Nel 2016 il maggior numero di incidenti (2.012, il 66,2% del totale) si e’ verificato sulle strade urbane, provocando 29 morti (38,2% del totale) e 2.850 feriti (62,2%). Rispetto all’anno precedente i sinistri diminuiscono dell’8,7% in ambito urbano e aumentano sulle autostrade (+5,0%); rimangono stabili sulle strade extraurbane (+0,1%). Gli incidenti piu’ gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane (5,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,2 ogni 100). La maggior parte dei sinistri stradali avviene in media lungo un rettilineo (45,1%), sia sulle strade urbane (43,2%) che su quelle extraurbane (48,9%). In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di una intersezione rappresentano il 21,9% del totale, seguono quelli che si verificano in corrispondenza degli incroci (21,5%) e in curva (7,2%). Lungo le strade extraurbane il 25,3% degli incidenti si verifica in curva, il 10,8% nei pressi di una intersezione Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti e’ piu’ elevata, in coincidenza con la maggiore mobilita’ legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano 1.408 incidenti (il 46,4% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subi’to lesioni 2.032 persone (44,3%) e 34 sono decedute (44,7%, Figura 5). Oltre il 76% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalita’ raggiunge i valori piu’ elevati nella fascia oraria tra le 6 e le 7 (11,5 morti ogni 100 incidenti) e tra le 5 e le 6 della notte (11,1), con valori di molto superiori alla media giornaliera (2,5). L’indice di mortalita’ dei soli incidenti notturni e’ pari a 4,4 decessi ogni 100 incidenti. Il venerdi’ e il sabato notte si concentrano il 42,3% degli incidenti notturni, il 38,9% delle vittime e il 44,8% dei feriti.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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