Omicidio Alessandro Neri, investigatori a caccia del possibile movente

Continuano le indagini sull’omicidio di Alessandro Neri, il ventinovenne di Spoltore ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto giovedi’ scorso, dopo tre giorni di ricerche, in un canale alla periferia sud di Pescara. Gli investigatori stanno cercando di capire cosa è accaduto nelle ultime ore di vita del giovane e capire cosa sia accaduto da quando ha lasciato la sua abitazione, lunedi’ 5 marzo, fino al ritrovamento dell’automobile in una via del centro di Pescara, la mattina di mercoledi’ 7. Si cerca di individuare anche un possibile movente. Intanto in via Londra, a Spoltore, dove vive la famiglia Neri, continua il viavai di parenti e amici. Sul cancello c’e’ un cartello con la scritta “Questa e’ casa di Ale!”, all’ingresso della villetta i genitori hanno appeso una foto gigante del ragazzo. 

I Carabinieri hanno ascoltato nuovamente la madre: una “normale audizione”, precisano i militari, durata circa tre ore. Elementi importanti per ricostruire i fatti sono emersi dall’autopsia sul corpo del giovane. Eseguita ieri dal medico legale Cristian D’Ovidio, vi ha preso parte anche un ufficiale dei carabinieri del Ris di Roma, esperto di balistica. Sul caso vige il massimo riserbo, ma l’esame autoptico, secondo quanto appreso, avrebbe chiarito diversi aspetti. I militari, d’altronde, si aspettavano di sapere, oltre ai tempi della morte, anche da quale distanza e’ stato esploso l’unico colpo che avrebbe ucciso il 29enne. La distanza, infatti, potrebbe rivelare il tipo di luogo in cui si e’ consumato il delitto, magari un’automobile o comunque un ambiente piccolo. Dall’autopsia e’ emerso, tra l’altro, che sul corpo del giovane, probabilmente ucciso 48 ore prima del ritrovamento, non vi sarebbero segni di colluttazione.

Al termine e’ giunto dalla Procura di Pescara il nulla osta per la riconsegna ai familiari della salma di Alessandro, i cui funerali dovrebbero essere celebrati nei prossimi giorni. Importanti, per ricostruire le ultime ore di vita di Alessandro, anche i tabulati telefonici, per capire chi siano le persone con cui e’ entrato in contatto. Il telefono, che ha consentito di individuare la zona e poi di trovare il corpo con l’intervento dei cani molecolari, e’ stato acceso fino a lunedi’ sera. Indicazioni utili alle indagini sono arrivate dai familiari del ragazzo, ascoltati piu’ volte dai Carabinieri, che stanno sentendo anche amici e conoscenti. Proseguono gli accertamenti sulla macchina del 29enne, trovata mercoledi’ mattina parcheggiata in pieno centro a Pescara, anche se al momento non risultano elementi per poter dire che non sia stato lui a lasciarla li’. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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