Santa Croce vince un ricorso al Tar contro la Regione Abruzzo, potrà visionare il progetto di Norda

Il Tar, sezione di Pescara, ha accolto il ricorso presentato dalla Santa Croce, che chiedeva l’annullamento del diniego da parte della Regione Abruzzo, dal poter prendere visione del progetto industriale con cui Acque minerali per Italia, conosciuta come Norda, ha ottenuto l’aggiudicazione provvisoria della concessione delle sorgenti Sant’Antonio Sponga di Canistro nel bando lanciato dal 15 dicembre 2016 dalla Regione: l’Ente è obbligato a consegnare entro 7 giorni la documentazione, oltre a pagare le spese di giudizio. A renderlo noto la stessa società dell’imprenditore Camillo Colella, che era concessionaria della stessa sorgente Sant’Antonio Sponga prima della revoca dalla Regione nell’ambito di un serrato e lungo contenzioso ancora in corso. La Regione aveva risposto che i documenti sarebbero stati consegnati “solo ad avvenuta formalizzazione dell’aggiudicazione definitiva”. La Santa Croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro, è tornata ad imbottigliare con la più piccola sorgente Fiuggino. richiesta “solo ad avvenuta formalizzazione dell’aggiudicazione definitiva”. L’acqua minerale della sorgente più grande finisce invece da circa due anni nel fiume Liri, a causa dello stallo del bando del 15 dicembre 2016, a cui anche la stessa società aveva partecipato. Norda si è impegnata a costruire un nuovo stabilimento e a riassumere almeno 50 dei 75 lavoratori licenziati due anni fa dopo la revoca della concessione. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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