Si chiama ‘affitti rinegoziati’ il progetto di Confcommercio Federmoda che dopo Mantova vede Chieti e provincia come la seconda realta’ italiana in cui verra’ sperimentato. In sostanza grazie ad un’intesa che vede insieme negozianti, proprietari degli immobili in cui si svolge l’ attivita’ commerciale, Cofidi e Ubi Banca – Carichieti, i proprietari accordano agli affittuari uno sconto del 20% sui canoni di affitto ricevendo in cambio il pagamento anticipato degli affitti per due anni. L’operazione viene finanziata attraverso un prestito erogato dalla banca ad un tasso del 3%: prestito a sua volta garantito dal Cofidi. ”Questo progetto e’ una risposta – ha detto Renato Borghi, presidente di Federmoda e vicepresidente nazionale di Confcommercio presentando l’ iniziativa – abbiamo pensato di mettere insieme le esigenze dei commercianti che possono ridurre il canone d’affitto e l’ esigenza dei proprietari immobiliari. Girando per le citta’ ho visto anche a Chieti che ci sono tanti negozi sfitti. Noi facciamo una proposta che da’ risposte tanto al commerciante quanto al proprietario con l’intervento della banca che finanzia e del consorzio Fidi che garantisce: pensiamo che sia una proposta intelligente. Un canone piu’ basso per i commercianti, un’anticipazione di due anni di affitto per il proprietario credo che sia un vantaggio per entrambi ma soprattutto e’ un vantaggio per l’amministrazione comunale perche’ i negozi sono quelli rendono vivibile la citta’, la tengono pulita e decorosa, garantiscono relazioni sociali di cui in questo momento c’e’ grande bisogno perche’ c’e’ anche tanta solitudine nelle persone. Penso – ha concluso Borghi – che le amministrazioni attente vogliano preservare questo patrimonio, soprattutto dei negozi storici, quelli tradizionali che sono il vero patrimonio di identita’ e di valore culturale che le grandi insegne e le grandi catene non possono garantire”. Tutte le sedi di Confcommercio di Chieti e provincia, ha annunciato la presidente Marisa Tiberio, da domani apriranno sportelli per fornire tutte le informazioni: ”Noi ci aspettiamo di veder riempiti gli spazi vuoti ci aspettiamo – ha detto Tiberio – che le amministrazioni comunali abbiano la volonta’ politica di aderire a questo progetto perche’ comunque e’ un segnale di solidarieta’ e di vicinanza nei confronti di una categoria che ormai e’ in ginocchio. Ci aspettiamo che le nostre citta’ non continuino a spegnere le luci delle proprie attivita’ commerciali perche’ non dobbiamo dimenticare che ogni vetrina che si spegne e’ un pezzo di citta’ che muore”.
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