Con lo stop al turismo in calo di 10 miliardi di spese degli stranieri tra marzo e maggio

I primi effetti del blocco dei flussi turistici dovuto all’emergenza Coronavirus sono gia’ emersi a febbraio con il diffondersi dell’epidemia in molti paesi, ma e’ dall’inizio di marzo che si e’ giunti all’azzeramento dell’attivita’ in corrispondenza dei provvedimenti generalizzati di distanziamento sociale. Secondo un rapporto pubblicato oggi dall’Istat, la spesa “mancata” da parte degli stranieri nel trimestre da marzo a maggio, apice della stagione turistica, ammonta a circa 10 miliardi di euro.

L’importanza della clientela straniera in questo periodo dell’anno e’ confermata anche dai dati di flusso della spesa turistica annua nella situazione pre-crisi, che mostrano, tra marzo e maggio, un’incidenza della componente straniera (circa il 21,4% del totale annuo) significativamente piu’ elevata di quella domestica (vicina al 16%). In generale, secondo l’ultima stima datata 2015, il valore aggiunto prodotto in Italia dalle attivita’ connesse al turismo e’ pari a circa 88 miliardi di euro, il 6,0% del valore aggiunto totale dell’economia. L’Italia e’ al primo posto in Europa per quota di esercizi ricettivi sul totale Ue, pari a piu’ del 30% nel 2018. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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