Coronavirus, il settore ortoflorovivaistico abruzzese chiede sostegni alla Regione

 Un intervento della Regione per contrastare una situazione a dir poco catastrofica per il settore ortoflorovivaistico abruzzese. È quanto chiede Assoflora, l’associazione dei produttori florovivaisti abruzzesi, in una lettera rivolta all’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, e al governatore Marco Marsilio. Il settore in Abruzzo conta circa 250 aziende, distribuite in prevalenza lungo la fascia costiera, che dà lavoro a 2.500 persone con un giro di affari pari a circa 50 milioni di euro.

“Le aziende abruzzesi – scrive Guido Caravaggio, presidente dell’associazione – sono in ginocchio per l’emergenza sanitaria. La situazione è gravissima: con il blocco delle vendite, i vivai che producono vasetteria fiorita non possono commercializzare i loro prodotti, che trovano collocazione sul mercato proprio nei mesi primaverili. Si stimano perdite dell’80 per cento del fatturato, con ingenti somme investite nell’acquisto delle materie prime e nella manodopera. Molti operatori saranno costretti a chiudere le proprie attività ed a lasciare senza lavoro tanti collaboratori. Danni importanti anche per i produttori di piante da orto, di piante da frutta, di piante ornamentali, per le aziende che operano nella produzione di fiori e fronde recise. Oltre a queste perdite, che le nostre aziende non sono in grado di affrontare con le proprie risorse, c sono anche i costi elevati e le problematiche legate allo smaltimento delle piante invendute, operazione necessaria per permettere di iniziare il ciclo produttivo autunnale. Le attività commerciali legate al settore vivaistico – prosegue il presidente -, i garden center, i vivai con vendita al pubblico, i centri giardinaggio e le rivendite agricole, stanno subendo danni per la paralisi delle vendite a privati, anche se il danno è minore, perché sospendendo gli acquisti, riescono perlomeno a ridurre le perdite”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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