Popolare di Bari, trattativa difficile

Trattativa in salita per il piano di ristrutturazione della Popolare di Bari. L’incontro di stamani tra le sigle sindacali e il commissario Antonio Blandini si e’ chiuso in anticipo dopo che i sindacati hanno lamentato il ritardo nella presentazione della documentazione richiesta, in particolare sulle esternalizzazioni. Il piano, lamentano i sindacati, e’ solo concentrato sui tagli e non ha prospettive di ripartenza per la banca disegnata come banca retail destinata a concentrarsi su famiglie con basse esigenze finanziarie e pmi locali. I Commissari hanno un obiettivo di taglio dei costi del personale di 70 milioni da un piano che prevede l’uscita di circa un terzo del personale (900 addetti su poco piu’ di 2.640 addetti (senza considerare i 285 addetti della Cassa di Orvieto per la quale, con la sorpresa e la perplessita’ dei sindacati, prosegue il negoziato con Sri group che aveva manifestato un interesse all’acquisto della partecipata umbra. Inaccettabile il piano anche per la chiusura di 94 filiali operazione che vista la rete a maglie larghe della banca in particolare nelle regioni del Sud e in Abruzzo, di fatto nasconde, a giudizio dei sindacati, dei licenziamenti nascosti. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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