Una contrazione degli ordini superiore al 75 % per il settore del vino

Una contrazione degli ordini superiore al 75 %, una perdita economica per l’anno 2020 di circa 300mila euro ad azienda di cui oltre 100mila relativi al periodo compreso tra febbraio ad aprile e giacenze in cantina anche superiori ai  100 ettolitri. E’ la fotografia che emerge dall’indagine effettuata da Coldiretti Abruzzo sullo stato delle cantine abruzzesi colpite dal coronavirus, con conseguenze sul mercato interno a causa della chiusura del canale horeca e sul mercato esterno con perdite concentrate soprattutto verso USA, Europa (Germania in particolare, ma anche Svizzera e Belgio), Cina,  Canada, Brasile e Russia. Un settore profondamente colpito su cui pesa fortemente il prolungamento del lockdown al primo giugno per la ristorazione.

“Purtroppo la situazione in Abruzzo è in linea con quella nazionale – dice Coldiretti Abruzzo –  In Italia quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ registrano un deciso calo del fatturato con l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano. A pesare – precisa la Coldiretti – è la chiusura della ristorazione avvenuta in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni, aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione. Le spedizioni nazionali di vino fuori dal confine hanno raggiunto nel 2019 – ricorda la Coldiretti – i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale. In Abruzzo, il trend era fortemente in salita da diversi anni, facendo diventare il vino uno dei prodotti maggiormente rappresentativi della nostra economia. Le aziende sono in difficoltà, lo abbiamo già detto e lo ribadiamo. La mancanza di liquidità e di fatturato, il reperimento di manodopera e la difficoltà nella programmazione e nella gestione aziendale, insieme ai complessi rapporti con le banche e i problemi legati alla logistica, sono le criticità più sentite in questo momento. Dall’indagine, effettuata sulle principali cantine socie, emerge la forte preoccupazione dell’intero settore – aggiunge Coldiretti Abruzzo – le esigenze maggiormente segnalate riguardano contributi a fondo perduto anche volti al miglioramento della qualità, la posticipazione delle scadenze dei bandi in corso, snellimento della burocrazia, aiuti su finanziamenti con tassi tendenti allo zero, sostegno ai meccanismi di vendita anche strutturati per relazionarsi con la GDO, agevolazioni sull’acquisto dei beni primari in azienda (è stato segnalato l’acquisto di fitofarmaci come una delle voci principali di costo nelle aziende), aiuti per aumentare le capienze di cantina in vista della prossima vendemmia”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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