Salvini e i vaccini

Salvini e i vaccini

Questa volta Salvini l’ha fatta grossa. Durante un comizio ha detto che i dieci vaccini obbligatori sono troppi perché alcuni sono utili, altri sono inutili e qualcuno è addirittura pericoloso. Un noto virologo gli ha chiesto di precisare quali sono quelli inutili e quali quelli dannosi. Naturalmente non ci aspettiamo come risposta un semplice elenco di nomi. Vogliamo anche le referenze scientifiche sulla cui base questi giudizi vengono espressi; sono sicuro che non arriverà alcuna risposta. Diceva il poeta _voce dal sen fuggita più richiamar non vale, non si trattien lo strale quando dall’arco uscì- Mia nonna romana da sette generazioni diceva più semplicemente –Quello opre bocca e je da fiato_ E’ un errore ed una scortesia istituzionale invadere il campo di un altro ministro. Perché lo avrà fatto? Si sta forse ammalando della sindrome di Renzi? Per chi non lo sapesse la sindrome di Renzi consiste nel credersi invincibile dopo aver ottenuto qualche notevole successo. Uno si sente come Achille, dimenticando che per ogni Achille c’è sempre un Paride in agguato. E poi Renzi alle Europee del 2014 il 40 % lo aveva conquistato realmente mentre Salvini ha ottenuto un 29 % virtuale. C’è però una seconda ipotesi ed è che, trattandosi di un comizio elettorale, puntasse ai voti degli anti vax. Io mi ricordo bene quando la fasulla cura DI Bella contro il cancro era sfruttata da politici senza scrupoli che sfilavano per via del Corso a Roma per lucrare voti sulla disperazione dei malati di cancro e dei loro famigliari. Chi ricopre un incarico pubblico ha il dovere di essere serio e veridico. Speriamo sia stato solo un momentaneo anche se grossolano errore come quello del portiere dell’Argentina nella partita contro la Croazia.

di Achille Lucio Gaspari

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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