Mancini: pronto a far ricorso

 “Sono in attesa di notifica del provvedimento. Lo esaminero’ e ritengo che, poiche’ ho visto i precedenti ritengo che ci siano gli estremi per un’azione giudiziaria. Questo lo rinvio al momento in cui non saro’ piu’ Direttore generale. Gli obiettivi che oggi mi vengono contestati sono di tutt’altro tenore rispetto a quello che abbiamo fatto. Parliamo di trasmissione dati alla Regione, interfaccia tra Asl e Regione. Cose che non possiamo rapportare al bilancio presentato oggi. Molte cose le abbiamo messe in cantiere e, francamente, le avremmo terminate se ci fosse stata data la possibilita’ che invece ci e’ stata negata”. Cosi’ il Direttore generale della Asl di Pescara Armando Mancini decaduto per volonta’ dell’assessore della Regione Abruzzo alla Sanita’, Nicoletta Veri’, e di tutta la Giunta Marsilio dopo poco piu’ di tre anni di mandato. A Mancini e’ stato contestato un mancato raggiungimento degli obiettivi, a cui oggi ha risposto con una conferenza stampa per tracciare un bilancio della sua attivita’: “Al mio arrivo nel 2015 – ha sottolineato – ho trovato un disavanzo di 30 milioni di euro che e’ stato risanato. Se per qualcuno risanare la passivita’ di un’azienda sanitaria non ha alcun valore per noi e’ indice di buona, sana e corretta gestione aziendale”. Nel corso della conferenza stampa, Mancini ha quindi ricordato in 18 punti tutte le attivita’ portate a termine e in fase di completamento del suo mandato a cominciare dal lavoro fatto per i presidi di Popoli e Penne, fino all’innovazione tecnologica, passando per la stabilizzazione dei dipendenti e arrivare all’attivazione dei nuovi reparti senza pero’ tralasciare “le criticita’ che hanno reso difficile intervenire in tutti gli ambiti”.

“Se l’ex Ivap non sara’ recuperata, l’ospedale di Pescara sara’ sempre saturo e ci saranno sempre barelle e letti lungo i corridoi”. Il recupero dell’ex edificio dedicato alla maternita’ e’ una delle cose che il Direttore generale uscente della Asl di Pescara , Armando Mancini, avrebbe voluto portare a termine, ma per farlo “ci vogliono 18 milioni di euro che a noi non sono arrivati”. Il dirigente lo ha affermato nel corso della conferenza stampa di bilancio di un mandato finito con largo anticipo per volonta’ della Giunta della Regione Abruzzo che a Mancini contesta il mancato raggiungimento degli obiettivi e su cui lui e’ pronto a fare ricorso. Mancini e’ tornato sulla questione dell’eliporto di Pescara fermo da anni perche’, si diceva, non potesse il tetto dell’ospedale supportare il peso del nuovo elicottero acquistato: “Le difficolta’ sono nate perche’ non era stato chiarito in sede giudiziaria di chi fosse la proprieta’. Ora sappiamo che e’ del Comune di Pescara e ci troviamo impossibilitati a fare i lavori in una struttura di altri. Sono sicuro che si trovera’ un accordo per far atterrare i nuovi vettori anche perche’ – ha sottolineato – possono farlo visto che il tetto supporta fino a 16 tonnellate di carico”. Mancini ha anche ribadito a chi gli contesta i mancati lavori all’ospedale di Penne che i 12 milioni utili sono arrivati adesso, ma il progetto e’ gia’ pronto e sulle liste d’attesa aggiunge: “Sono un problema nazionale. Ci vogliono i medici e per i medici ci vogliono i soldi. In tutti gli Stati in cui c’e’ un sistema assistenzialistico come il nostro, di cui vado orgoglioso, in cui tutti hanno diritto a tutto, ci vuole un maggior finanziamento del fondo nazionale sanitario. Ma negli anni questo e’ stato definanziato”. In conclusione l’iter per il Dea di II livello per l’ospedale di Pescara : “abbiamo fatto tutto anche il protocollo con Chieti sul come debba funzionare chi debba dirigere il dipartimento di Ii livello. Il contenitore e’ pronto. È tutto fatto dal punto di vista amministrativo”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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