Paolucci: Tetti di spesa sanità privata, la Regione non chiude i contratt

“Al contrario di quanto affermato da alcune opache comunicazioni delle Asl, ad oggi non sono stati conclusi i contratti del 2019, e nessuna nota sui tetti provvisori del 2020 è stata inoltrata alle Asl per quanto riguarda budget e prestazioni sanitarie nel rapporto fra Regione ed erogatori del settore privato”, Così il capogruppo PD in Consiglio Regionale Silvio Paolucci.

“E’ una lacuna gravissima, perché si opera senza la documentazione regionale di supporto. – avverte l’ex assessore alla Sanità –  Stiamo parliamo di una partita di circa 250 milioni di euro: 131 con le case di cura, 118 per prestazioni assicurate sul territorio, come esami ed analisi, che al momento sono movimentati fuori da una cornice autorizzativa. Non solo non sono stati sottoscritti tutti i contratti dell’anno 2019, ma non ci sono neanche le comunicazioni provvisorie per il 2020, come sempre avvenuto nel passato. Gli operatori privati, quindi, stanno lavorando senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della Regione Abruzzo, ormai preda dell’inedia e dell’incapacità di affrontare qualunque nodo. Opache le risposte pervenutemi a una richiesta puntuale di informazioni. Così le ASL di Chieti e L’Aquila, per cui risultano concluse, e non è vero, le procedure di sottoscrizione dei contratti negoziali relativi all’annualità 2019 in materia di prestazioni erogate dalle strutture private accreditate, mentre per la ASL di Pescara risultano concluse le procedure per le sole strutture riabilitative ex art. 26 L. 833/78, Residenze Sanitarie Assistenziali, Residente protette e Strutture Psicoriabilitative”, aggiunge Paolucci

“Resto in attesa di conoscere la situazione della ASL di Teramo e di avere un quadro sulla situazione generale, richiesto già dai primi di dicembre 2019 oltre che alle Asl, al Dipartimento della Sanità della Regione Abruzzo che non ha ancora risposto. La Regione ora che non è più commissariata, ha il compito di programmare: questa destra al governo non lo fa e non ha nessuna scusante. Oltre all’enorme salto indietro fatto fare all’Abruzzo, potremmo assistere a un vero salto nel baratro per la sanità a causa di inerzia, mancanza di trasparenza e la totale assenza di azioni positive sul settore, nel mentre non c’è un solo atto di programmazione data l’estrema genericità di tutti i documenti presentati finora ”, conclude Paolucci.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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